Non profit

Ci “beviamo” cinque litri di oro nero ogni giorno

Il petrolio di nuovo sopra i 100 dollari

di Redazione

Il petrolio è tornato a 100 dollari il barile minacciando la già fragile situazione economica che tenta di uscire dalla recessione. Petrolio non significa solo energia. Oltre la metà del barile finisce in carburanti ed il resto in oltre 200 prodotti, dalle medicine all’abbigliamento. È incredibile pensare che in Italia ne consumiamo mediamente cinque litri a testa al giorno, quasi un barile al mese. Ma perché il prezzo è così instabile? È la scarsità della risorsa a provocare l’aumento dei prezzi o è solo speculazione?
Diciamo subito che il 70% degli scambi è dovuto ad operazioni effettuate da individui, banche e fondi che non ne hanno bisogno come invece le linee aeree o le compagnie petrolifere. Comprano barili di carta sperando di rivenderli ad un prezzo maggiore prima della scadenza.
Il petrolio ha cambiato il mondo ma lo stile di vita a cui siamo abituati e che diamo per scontato potrebbe presto cambiare. Pensiamo sempre all’Arabia Saudita come ad un pozzo senza fondo ma, con il mondo che ne consuma 86 milioni di barili al giorno, si inizia a parlare di fine del petrolio facile, quello con basso contenuto di zolfo ed elevata fluidità. La minaccia più seria è dovuta al “picco del petrolio” ossia la teoria per cui, essendo una risorsa limitata e non rinnovabile, la produzione sta per raggiungere la massima quantità e si avvia ad un graduale declino. Il mondo non è a corto di petrolio: ne esistono immense quantità in acque profonde o nelle sabbie bituminose. Quasi il 50% del petrolio estratto proviene da soli 100 campi petroliferi e da giacimenti giganti scoperti 50-70 anni fa. Quello più grande al mondo è Ghawar in Arabia Saudita, scoperto nel 1948, che produce oltre 500mila barili al giorno anche dopo 70 anni. Il problema è che nessuno sa se questi campi hanno già raggiunto “il picco”. Il record del prezzo a 147 dollari il barile è del luglio 2009. Dopo sei mesi quotava 35. È solo per la speculazione? Lo vedremo la prossima volta.

Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?

Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it