Formazione

Ciad: appello da Acra

Migliaia di profughi arrivano in Camerun dal Ciad, teatro degli scontri tra le forze governative del presidente Idriss Deby Itno e il fronte ribelle prov eniente da est.

di Redazione

“Sono migliaia le persone, tantissime le donne e i bambini, arrivate in questi giorni in Camerun, attraversando con ogni mezzo a disposizione, anche a nuoto, il fiume Chari”, così racconta Matteo Cantoro, responsabile dell’organizzazione non governativa Acra in Ciad e Camerun.
La maggior parte arriva da N’Djamena, teatro, da venerdì mattina, degli scontri tra le forze governative del presidente Idriss Deby Itno e il fronte ribelle prov eniente da est. Mentre nella capitale quasi deserta ora regna una calma preludio di sviluppi ancora imprevedibili, a Koussery, in Camerun, gli sfollati attendono di capire quale sarà il loro prossimo futuro.

“Noi di Acra”, continua Matteo Cantoro, “ci stiamo organizzando per far fronte ai bisogni immediati e al rischio, se la crisi non dovesse rientare in tempi brevi, di trovarsi a gestire una vera e propria emergenza umanitaria, con la necessità di sopperire alla mancanza di acqua e cibo per queste migliaia di persone”.

Presente da quarant’anni in Ciad e da venti in Camerun, e di fronte una situazione di totale incertezza per il futuro di queste popolazioni, Acra chiede un aiuto per sostenere il lavoro dei volontari rimasti in Ciad e in Camerun ad affrontare l’emergenza.

Per sostenere le attività in corso e quelle dei prossimi mesi, è possibile inviare un contributo specificando la causale CRISI CIAD con:

Bonifico bancario intestato ad ACRA – BANCA POPOLARE DI MILANO – Viale Monza, 259 – 20126 Milano – Italia; IBAN IT78S0558401706000000008183; oppure Bollettino postale intestato ad ACRA
conto n. 14268205

Info: www.acra.it

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