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Ciad: Déby, senza elezioni c’è la guerra civile
Il presidente del Ciad conferma la tenuta delle elezioni presidenziali previste per il 3 maggio
di Redazione
Il Ciad rischia la guerra civile se non si terranno le elezioni presidenziali fissate per il prossimo 3 maggio. A dare l’allarme e’ stato il presidente del Paese africano, Idriss Deby, che ha nuovamente accusato il Sudan di destabilizzare il Ciad con il sostegno fornito ai ribelli che la settimana scorsa erano arrivati alle porte della capitale N’Djamena.
I ribelli hanno minacciato di “fare qualsiasi cosa” per turbare lo svolgimento delle elezioni che vedranno Deby chiedere un terzo mandato. “Se non si terranno le elezioni… si avra’ un vuoto istituzionale e non si puo’ escludere una guerra civile promossa dal regime di Khartoum”, ha detto il capo di stato ciadiano in un’intervista. Quanto al confronto in atto con la Banca mondiale sulla destinazione degli introiti del petrolio ciadiano, una parte dei quali secondo un accordo internazionale dovrebbero andare alla costruzione di infrastrutture sociali, Deby ha escluso la possibilita’ di un compromesso. Il presidente ha confermato la minaccia di sospendere la produzione di greggio entro la fine del mese se da Washington non arrivera’ le decisione di scongelare gli utili derivanti dallo sfruttamento delle risorse petrolifere.
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