Welfare
Cile: prigionieri politici Mapuche sospendono digiuno
Lo sciopero della fame potrebbero però essere ripreso se la Camera non approverà modifiche alla legge Anti-terrorismo.
di Redazione
I tre prigionieri politici Mapuche e l’attivista in sciopero della fame da
ormai 64 giorni hanno interrotto domenica la loro protesta, dopo aver firmato un accordo che prevede la discussione di un progetto di legge che garantirebbe loro l’accesso alla libertà vigilata. Alla stesura e
firma dell’accordo hanno partecipato anche quattro garanti, i
senatori Alejandro Navarro e Jaime Naranjo, il lonko José Cariqueo e il
vescovo di Temuco Monsignor Manuel Calmilo Vial.
Dopo 48 di intense negoziazioni l’accordo è stato sottoscritto e gli attivisti hanno potuto essere trasferiti all’ospedale Hernán Enríquez di Temuco, per le cure del caso. L’accordo obbliga il governo a diversi interventi, tra cui quello di inviare al più presto il disegno di legge Navarro alla
Camera dei deputati, affinché sia discusso e approvato in tempi
velocissimi. Il disegno di legge prevede delle modifiche alla legge Anti-Terrorismo, tra cui l’introduzione della libertà condizionata
o vigilata, di cui dovrebbero poter beneficiare tutti i prigionieri
politici mapuche.
Il Comitato dei Familiari e Amici dei Prigionieri Politici mapuche e le
organizzazioni mapuche hanno però comunicato che si tratta solo di una
sospensione dello sciopero della fame che potrebbe essere ripreso
mercoledì 17 maggio, data in cui la camera dei deputati deve
pronunciarsi sul disegno di legge Navarro.
Hanno inoltre ricordato che i rappresentanti politici si sono decisi a
trovare un accordo solo dopo 64 giorni di sciopero della fame e hanno
contemporaneamente attuato una repressione razzista e terrorista nei
confronti dei Mapuche che manifestavano per una soluzione del conflitto.
Nel corso delle diverse manifestazioni sono infatti stati arrestati tre
Mapuche di Temukuikui, due studenti sono stati accusati di disordine pubblico e uno studente di Iquique, gravemente ferito da un carabiniere, si trova in pericolo di vita.
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