Mondo

Cina, Amnesty consegna la “Guida per l’atleta informato”

La brochure, regalata a ciascun olimpionico italiano, contiene dettagli sulle violazioni dei diritti umani nel paese

di Redazione

di Costantino Coros

La Sezione Italiana di Amnesty International, con la collaborazione della Commissione nazionale atleti del Coni, ha inviato a tutti gli atleti italiani che prenderanno parte alle prossime Olimpiadi in Cina la “Guida per l’atleta informato”.

La Guida contiene oltre alle informazioni culturali e turistiche sulla Cina, un quadro delle violazioni dei diritti umani che si verificano nel paese. Insieme alla Guida, gli atleti stanno ricevendo anche una mappa di Pechino con l’indicazione dei luoghi-simbolo delle violazioni dei diritti umani. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di far conoscere l’altra faccia della Cina, la quale “presenta ancora oggi gravi problemi di rispetto dei diritti umani e che la promessa di migliorare la situazione in cambio dell’assegnazione dei Giochi olimpici è rimasta largamente disattesa”, ha detto Paolo Pobbiati, presidente di Amnesty Italia, nel corso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina presso la sede dell’associazione.

Durante l’incontro è intervenuto anche Aldo Forbice, giornalista e conduttore di “Zapping”, il programma radiofonico della Rai, che ha promosso una campagna per il rispetto dei diritti umani in Cina ed ha raccolto 70mila firme. “La classe politica ha sottovalutato il tema dei diritti umani in Cina – ha detto Aldo Forbice – di fatto il tanto sbandierato boicottaggio politico delle Olimpiadi è fallito, infatti i più importanti capi di Stato del mondo saranno presenti alla cerimonia inaugurale dei giochi, il prossimo otto agosto”. Alla fine dell’incontro, il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, ha fatto sapere che l’associazione è ancora in attesa di un “no” o un “si” ufficiale da parte dell’Ambasciata cinese per poter consegnare i risultati della campagna sui diritti umani.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.