Mondo
Cina: arrestato giornalista tedesco
E' Georg Blume, corrispondente del quotidiano Die Zeit. Stava preparando un reportage sulla costruzione di una nuova diga
di Redazione
Pechino lo accusa di “attività giornalistica illegale”, ovvero di aver investigato sulla costruzione di una diga sul fiume Nujiang, nella provincia sudoccidentale dello Yunnan.
Il corrispondente ha rifiutato di distruggere le interviste alla popolazione del villaggio che dovrebbe sgomberare per consentire la costruzione della diga. Anche se il governo cinese non ha ancora ufficializzato la costruzione della diga sul fiume Nujang, i funzionari locali hanno già ordinato alla popolazione di lasciare la zona interessata agli eventuali lavori.
Le autorità cinesi impongono a tutti i giornalisti stranieri di chiedere un permesso al comando locale per realizzare dei reportage. Se questo permesso viene negato, il servizio viene bollato come “attività giornalistica illegale”.
Questo è solo l’ultimo di una lunga serie di corrispondenti stranieri arrestati in Cina a causa di questa norma. E la censura non è affatto tenera neanche con i giornalisti cinesi. Secondo il rapporto del comitato per la protezione dei giornalisti con sede a New York, alla fine dello scorso anno erano 32 i giornalisti cinesi detenuti, il numero più alto al mondo.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.