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Cina: Bonanni invia a Prodi lista sindacalisti in carcere

Il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Romano Prodi. In allegato la lista dei sindacalisti in carcere

di Redazione

Il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Romano Prodi ,alla vigilia della sua partenza per la Cina, contenente un elenco e la biografia di alcuni sindacalisti cinesi indipendenti in carcere per la loro libera attività sindacale nei luoghi di lavoro. Per Bonanni , la liberazione di qualcuno di questi sindacalisti rappresenterebbe un segnale di speranza e di volontà di apertura verso una società cinese più libera e democratica. La Cisl ritiene che con l’occasione della visita della delegazione italiana guidata da Prodi in Cina, si debba definire un percorso sinergico con le parti sociali, che non si limiti solo alla promozione di accordi economici e commerciali con gli imprenditori che vogliono internazionalizzarsi, ma che affronti questioni nodali come la promozione dei diritti umani e del lavoro, dell’occupazione dignitosa e di qualità, lo sviluppo sostenibile, il problema delle migrazioni. Per quanto riguarda le imprese italiane ed in particolare quelle sostenute da ICE, SACE, SIMEST, il governo italiano dovrebbe chiedere di attuare e promuovere in Cina almeno le Linee Guida OCSE sulle Multinazionali ,come pure la Dichiarazione tripartita OIL sul comportamento corretto delle multinazionali.
Questi strumenti internazionali potranno contribuire alla costituzione di rappresentanze sindacali indipendenti nelle imprese in Cina (membro dell’OIL), che possano sottoscrivere, congiuntamente con le rappresentanze sindacali italiane, accordi quadro per la promozione di corrette relazioni industriali e di condizioni di lavoro e salariali dignitose.
In questo quadro la Cisl chiede che il Governo italiano affronti con il governo cinese il tema della ratifica delle Convenzioni fondamentali OIL, a partire dalla convenzione sulla libertà di organizzazione sindacale e di contrattazione (Convenzioni 87 e 98), e della liberazione dei sindacalisti indipendenti in carcere, di cui si allega l’elenco.

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