Mondo

Cina: gli orfani del terremoto sono 420

Un aggiornamento dalla Cina di Antonietta Bocci, rappresentante del Ciai nel paese

di Redazione

Il primo giugno, China Children’s Day, è stato per la Cina non un’occasione di festa, ma piuttosto un momento di interminabile tristezza per i bambini che hanno perso i genitori, e di coraggiosa speranza per quelli che sono ancora alla ricerca dei loro familiari.

Secondo i dati forniti dal Ministero degli Affari Civili, sono a tutt’oggi 7mila i bambini che hanno perso la vita nel terremoto che il 12 maggio ha colpito la provincia cinese del Sichuan, mentre sarebbero 16mila quelli rimasti feriti. Fortunatamente il numero dei bambini effettivamente rimasti orfani (420) e’ di molto inferiore alle previsioni fatte all’indomani del terremoto, ma 1.072 bambini sono ancora in attesa di sapere se potranno mai riabbracciare le loro famiglie.

I piccoli sopravvissuti devono inoltre fare i conti, a livello emotivo, con l’orrore che hanno visto con i propri occhi: mentre il mondo si rallegra per loro, essi, ancora in uno stato di shock, piangono familiari e parenti persi nel terremoto, si chiedono perché mai sia toccato a loro sopravvivere, e si sentono in colpa per tutti i compagni di giochi che non sono riusciti a salvare.

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