Non profit

Cina: la filantropia dei “paperoni” vale 1,8 miliardi

La top 100 dei donatori dell'ex Celeste impero

di Redazione

Capitalisti, comunisti e ora anche un po’ filantropi. Nella Cina che si appresta ad accogliere i Giochi Olimpici, reprimendo nel sangue le istanze di autonomia del Tibet, spuntano fuori con orgoglio i ricconi che devolvono parte dei propri profitti al sociale. Negli ultimi 5 anni, la top 100 dei filantropi dagli occhi a mandorla, ha generato 1,8 miliardi di dollari in erogazioni. Lo stima la Hurun Philanthropy List , indagine condotta dalla rivista economica Hurun. una sorta di Forbes in salsa agrodolce.

Il “paperone” più generoso, sempre solo in vetta da ormai tre anni, è l’86enne Yu Pengnian, costruttore e imprenditore alberghiero di Shenzhen, con un esborso complessivo di 3 miliardi di yuan.

Numero due è Zhu Mengyi, anche conosciuto come Chu Mang Yee, anch’egli attivo nell’immobiliare con la sua Hopson Development Holdings Ltd. Al terzo posto un altro protagonista del Real Estate, Huang Rulun. proprietario della catena Jinyuan Hotel Group.

Tre quarti delle donazioni sono state erogate in conto a fondazioni, che si occupano di educazione, welfare e sostegno alla povertà

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