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Cina: ordinati vescovi senza approvazione del Vaticano

Le nuove ordinazioni da parte della Chiesa patriottica segnano una svolta negativa nelle relazioni fra Roma e Pechino.

di Redazione

Sono in arrivo nuove ordinazioni di vescovi da parte del governo cinese senza l’approvazione del Vaticano dopo quella gia’ annunciata nei giorni scorsi. Gia’ domani mattina alle 8.30 a Wuhu, nella provincia dell’Anhui (Cina centrale), verra’ ordinato un nuovo vescovo. Ne da’ notizia l’agenzia di stampa del Pime (Pontificie opere missionarie) ”Asianews”.

Si tratterebbe delle seconda ordinazione di un vescovo da parte della Chiesa patriottica, quella fedele a Pechino, in pochi giorni. Le nuove ordinazioni testimoniano la rottura di un clima positivo che si era andato costruendo in via ufficiosa nei mesi scorsi nelle relazioni fra Santa Sede e governo cinese. Sembrava infatti ormai consolidata una prassi in base alla quale le nuove ordinazioni di vescovi fatte dal governo cinese godessero anche del consenso di Roma. Nei fatti, del resto, i seguaci della Chiesa sotterranea, fedele alla Santa Sede e perseguitata, e quelli della Chiesa patriottica espressione del governo si sentivano gia’ un’unica comunita’ di fedeli.

Gli eventi degli ultimi giorni segnano una brusca svolta negativa nelle relazioni fra Roma e Pechino di cui e’ ancora difficile immaginare le conseguenze. Segnali in questo senso si erano avuti del resto nelle settimane passate, e in particolare quando, lo scorso 12 aprile, il governo di Pechino aveva sottolineato come non esistesse, attualmente, alcuna tabella di marcia per l’eventuale ristabilimento delle relazioni diplomatiche fra la Cina e la Santa Sede da qui al 2008, anno in ci si svolgeranno i Giochi olimpici nel grande paese asiatico.

A parlare era stato Qi Xiaofei, vicepresidente dell’Ufficio di Stato degli Affari religiosi, e le sue osservazioni erano state rilanciate dall’agenzia stampa di stato Nuova Cina. Si trattava di una sorta di risposta a quanto aveva affermato nei giorni precedenti il ministro degli Esteri vaticano Giovanni Lajolo il quale aveva invece parlato di trattative riservate in corso fra il Vaticano e Pechino.

In merito all’ordinazione che avverra’ domani il candidato e’ padre Liu Xinhong, amministratore della diocesi, conosciuto dai cattolici locali come una persona ”molto vicina al governo”. In febbraio il Vaticano aveva negato l’approvazione alla sua ordinazione episcopale. Secondo fonti locali padre Liu aveva accettato la decisione vaticana; ora invece e’ d’accordo nell’andare avanti con la cerimonia. Ha cambiato idea due giorni dopo un’altra ordinazione non voluta dal Vaticano, avvenuta a Kunming lo scorso 30 aprile.

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