Formazione
CINA. “Premiato un criminale”
Questa la reazione di Pechino al conferimento del premio Sacharov all'attivista Hu Jia
di Redazione
«Un’intromissione nei nostri affari interni», così Pechino ha bollato l’assegnazione del premio Sakharov del Parlamento europeo all’attivista per i diritti umani Hu Jia, definito oggi dal governo cinese “un criminale”. «La posizione della Cina sui diritti umani è chiara» ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri, Liu Jianchao, secondo cui Pechino aveva avvertito l’Europarlamento di non dare quel premio al dissidente «Noi ci opponiamo all’interferenza negli affari interni degli altri con il pretesto dei diritti umani. Dare un premio a un tale criminale rappresenta un’interferenza nella sovranità giudiziaria cinese ed è totalmente contraria allo scopo di questo premio». Quindi, dopo aver sostenuto che l’assegnazione del riconoscimento a Hu, condannato a tre anni e mezzo di carcere con l’accusa di «incitamento alla sovversione contro il potere e statale e il sistema socialista», non riflette la volonta’ della grande maggioranza degli europei, il portavoce ha assicurato che la decisione dell’Europarlamento non avra’ alcuna conseguenza sul vertice Ue-Asia che si aprira’ domani a Pechino.
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