Non profit
CIRCOLI PRIVATI. Forum Terzo Settore: controlli vessatori
«L'obiettivo di individuare e contrastare eventuali usi distorti della forma associazionistica non può che essere condiviso, purché l'azione degli uffici competenti si articoli sulla base di una effettiva e non superficiale conoscenza del fenomeno»
di Redazione
Il coordinamento del Terzo Settore facendo proprie le preoccupazioni già espresse in merito dalla Consulta delle Associazioni di Promozione Sociale, guarda con preoccupazione le circolari 12/e e 13/e diffuse dall’Agenzia delle Entrate che specificano i contenuti dell’art 30 del DL 185/08 “Controlli sui circoli privati”.
Questo provvedimento – si ricorderà – nel più generale contesto della lotta alla evasione fiscale, ha anche l’obiettivo di accertare che le agevolazioni previste per l’associazionismo non vadano a beneficio di realtà imprenditoriali mascherate.
“L’obiettivo di individuare e contrastare eventuali usi distorti della forma associazionistica non può che essere condiviso dal Forum del Terzo Settore proprio a tutela del rilevante ruolo di interesse sociale svolto dalle autentiche esperienze associative che esso rappresenta. Le associazioni aderenti al Forum hanno già
più volte dichiarato di non temere i controlli, purché l’azione degli uffici competenti si articoli sulla base di una effettiva e non superficiale conoscenza del fenomeno associazionistico nelle sue diverse articolazioni”.
“L’impressione che invece ricaviamo dal contenuto delle circolari, del resto confermata da comportamenti recenti degli accertatori, è che l’Agenzia delle Entrate guardi sempre più spesso con pregiudizio all’intero associazionismo, arrivando ad attribuire comunque carattere d’impresa ad ogni forma stabilmente organizzate e ad ogni attività economica anche quelle attivate dalle associazioni a sostegno delle proprie finalità istituzionali”.
Si ribadisce ogni perplessità rispetto alle misure previste dall’articolo 30 del DL 185/08, ritenendole non idonee ad una effettiva individuazione di eventuali abusi, ed oltretutto motivo di pesanti adempimenti burocratici che finirebbero per penalizzare in particolar modo proprio le esperienze associative più fragili e meno strutturate, che vivono esclusivamente dell’impegno volontario degli associati”.
“Per questi motivi si ritiene necessario che in tempi brevissimi venga istituito un tavolo tecnico di confronto tra il Ministero dell’Economia, il Ministero della Solidarietà Sociale (cui la legge 383/00 da competenza sulle APS) l’Agenzia per le Onlus e il Forum del Terzo Settore, allo scopo di concordare le misure ed i parametri da porre in atto per rendere realmente efficace e non inutilmente vessatoria tale norma”.
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