Diplomazia umanitaria

Cisgiordania, dall’Autorità palestinese via libera alle Misericordie

Proficua missione del presidente Domenico Giani in Terra Santa. La guida della Confederazione nazionale ha incontrato i vertici dell'Autorità palestinese ottenendo dal ministero degli Interni l'autorizzazione a operare in quel territorio. Confronti positivi anche con Mezzaluna rossa, Caritas. Obiettivo: portare aiuto nella Striscia di Gaza. E il patriarca Pizzaballa benedice le Misericordie in Israele

di Giampaolo Cerri

Missione compiuta.

Domenico Giani, presidente delle Misericordie d’Italia, si è recato in Cisgiordania o in Terra Santa, come la storica Confederazione di volontari preferisce dire, trattandosi dei luoghi natali di Gesù. Ed è rientrato dopo aver stretto importanti accordi di collaborazione, che puntano a portare presto l’aiuto umanitario nella Striscia di Gaza.

Da tempo, le Misericordie d’Italia sono attive negli aiuti umanitari nella Striscia, grazie a missioni internazionali che si sono appoggiati ai Cavalieri di Malta e al ministero per la Difesa italiano. Azioni che hanno permesso di far arrivare nella Striscia, via Cipro, tonnellate di aiuti (trovate gli articoli in calce a questo pezzo).

Dal 11 al 13 agosto Giani ha lavorato a delineare il consolidamento del Movimento delle misericordie nell’area.

Giani con Anton Asfar, segretario Caritas Gerusalemme

«Il ministero dell’Interno palestinese», informa una nota della Confederazione, «ha formalmente autorizzato l’attività delle Misericordie d’Italia presso l’Autorità nazionale palestinese – Anp, aprendo la strada a programmi stabili a sostegno della salute dei più vulnerabili nella Cisgiordania e a Gaza. In particolare, il colloquio con il ministro della Salute, MagedAbu Ramadan, e con la direttrice generale per la Cooperazione Internazionale, Maria Yousef AlAqra’, ha confermato l’elevato riconoscimento per il lavoro svolto e la disponibilità a promuovere progetti concreti».

La collaborazione con Mezzaluna Rossa

Di grande rilievo anche l’incontro con il presidente della Mezzaluna Rossa palestinese, Younis AlKhatib, e il suo staff, che ha gettato solide basi per una collaborazione futura su obiettivi condivisi. «La delegazione», continua la nota, «ha potuto ammirare l’impegno quotidiano nella Westbank e a Gaza, condividendo un momento toccante di ricordo per i 51 operatori volontari caduti nell’assistenza alla popolazione, di cui 29 in servizio. Le Misericordie d’Italia hanno espresso particolare stima per l’organizzazione e per l’attività svolta da oltre mille volontari della Mezzaluna nell’area».

Particolarmente significativo è stato il colloquio con il segretario generale di Caritas Jerusalem, Anton Asfar, che ha confermato l’antica vicinanza tra le due realtà e la disponibilità a nuove collaborazioni. «La presenza radicata dell’organizzazione cattolica in Gaza e Palestina, con centinaia di volontari, unita al consolidato modello di servizio delle Misericordie, rappresenta una potenziale sinergia di grande valore», prosegue la nota.

Giani ha incontrato anche il patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa: «Ha assunto un valore speciale e di particolare importanza l’udienza con Sua Beatitudine», raccontano alla Misericordie, aggiungendo che «l’alto prelato ha manifestato apprezzamento per la ripresa delle attività operative a Betlemme e per l’impegno nella raccolta di aiuti umanitari destinati alla popolazione della Striscia di Gaza nell’ambito del meccanismo Un2720, in collaborazione con l’Ambasciata dell’Ordine di Malta a Cipro».

Le Misericordie in Israele

Il Patriarca ha anche espresso soddisfazione per il fatto che la Confederazione Nazionale stia avviando il processo per la creazione della sede delle Misericordie d’Italia in Israele, «un ulteriore passo», riprede la nota, «volto a rafforzare la presenza ed il desiderio di mettere a disposizione il modello di servizio negli interventi umanitari nella regione a favore delle persone più vulnerabili».

Infine, il Giani ha avuto «un fraterno e proficuo incontro» con padre Ibrahim Faltas, il francescano che dirige le scuole della Custodia di Terra Santa, per proseguire nell’impegno comune nel settore socio-educativo e nell’assistenza alla popolazione.

Giani nella sede delle Mezzaluna Rossa

«La Terra Santa è un luogo in cui la pace resta fragile, ma diventa possibile se alimentata da gesti concreti di fraternità», spiega il presidente Giani, «le Misericordie d’Italia sono e continueranno a essere presenti, per offrire aiuto, costruire ponti e accompagnare chi soffre, al di là di ogni distinzione religiosa o appartenenza. La nostra missione è attestare, attraverso la concretezza e la testimonianza del servizio, che la misericordia può trasformarsi in uno strumento di riconciliazione e speranza».

Una missione che, in poche ore, ha riportato risultati davvero di grande rilievo, confermando la grande caratura diplomatica di Domenico Giani, personalità che riesce ad arrivare e a farsi ascoltare in contesti dove il dialogo ha bisogno di una solida reputazione e una paziente costruzione di relazioni.

Nella foto di apertura, il presidente Giani, primo a sinistra, ricevuto dal ministro per la Salute di Anp, MagedAbu Ramadan, al centro. Tutte le foto sono dell’Ufficio stampa della Confederazione nazionale Misericordie d’Italia.

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