Medio Oriente

Cisgiordania, tutti i numeri dell’escalation della violenza

In 21 mesi sono state uccise 957 persone, tra loro 203 bambini. Solo nella prima metà di quest'anno, sono stati documentati 740 attacchi da parte dei coloni, che hanno colpito oltre 200 comunità palestinesi

di Anna Spena

Il 25 giugno, le forze israeliane hanno ucciso cinque palestinesi. Tre di loro sono stati uccisi durante un attacco su larga scala condotto da coloni nel villaggio di Kafr Malik, nel governatorato di Ramallah, dove i coloni israeliani hanno appiccato incendi e lanciato pietre contro abitazioni e altre proprietà. Tra il 7 ottobre 2023 e il 1 luglio 2025, 957 palestinesi sono stati uccisi nella Cisgiordania occupata, inclusa Gerusalemme Est, tra loro 203 erano bambini. Solo dall’inizio del 2025, fino al primo luglio, le vittime sono state 151. 

Secondo l’ultimo Humanitarian Situation Update di Ocha per la Cisgiordania dal 7 ottobre 2023 al primo luglio 2025, sono stati feriti 7.100 palestinesi in Cisgiordania (inclusa Gerusalemme Est). Nella sola ultima settimana di giugno (tra il 24 e il 30), almeno 49 palestinesi sono stati feriti in Cisgiordania: 27 feriti da coloni israeliani e 22 feriti da forze israeliane. Il mese di giugno ha registrato il numero mensile più alto di palestinesi feriti da coloni israeliani (95) negli ultimi due decenni, con una media di tre feriti al giorno. Nella prima metà di quest’anno, sono stati documentati 740 attacchi da parte dei coloni, che hanno colpito oltre 200 comunità palestinesi in tutta la Cisgiordania. Questi attacchi hanno causato danni alle proprietà e e ferito 340 persone.

Dal primo gennaio al 16 giugno 2025, le autorità israeliane hanno demolito, sequestrato o sigillato 696 strutture in area C, dove Israele ha il completo controllo (controllo che – stando agli accordi di Oslo doveva essere solo temporaneo ndr). Questo ha portato allo sfollamento di oltre 680 palestinesi nel 2025, un numero più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel 2025, le autorità israeliane hanno avanzato piani per oltre 15mila unità abitative negli insediamenti, un numero record in meno di quattro mesi dall’inizio dell’anno (dato di aprile 2025).

A giugno 2025, nuovi ordini di demolizione hanno colpito 104 edifici nel campo di Tulkarm e la comunità beduina di Tell al Khashaba. Circa 40mila palestinesi rimangono sfollati a seguito di operazioni militari israeliane iniziate a gennaio 2025, specialmente nei campi profughi della Cisgiordania settentrionale. A inizio 2025, sono stati registrati 849 ostacoli al movimento: blocchi stradali, cancelli, checkpoint. Queste misure limitano la circolazione di 3.3 milioni di palestinesi. 

Intanto il 3 luglio 14 ministri del partito conservatore Likud e il presidente della Knesset Amir Ohana hanno inviato una lettera al primo ministro Benjamin Netanyahu esortandolo ad approvare la decisione di annettere la Cisgiordania. La richiesta è stata condivisa sui social dal Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich. I firmatari identificano l’attuale congiuntura politica internazionale, caratterizzata dal potenziale supporto degli Stati Uniti e del presidente Donald Trump, come una “finestra strategica favorevole”.

AP Photo/Nasser Nasser/LaPresse

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