Famiglia
Cittadinanza agli immigrati: pdl dei Ds
Cittadinanza a chi risiede in italia da 5 anni. Silvana Amati spiega la proposta di legge
di Redazione
”Tra le prime proposte di legge di questa legislatura, abbiamo deciso di sottoscrivere una norma che consenta agli stranieri regolarmente residenti da oltre 5 anni il diritto di votare e di essere eletti nei consigli comunali, provinciali e per le altre elezioni locali”: cosi’ Silvana Amati, responsabile Enti locali della Segreteria nazionale Ds, che spiega le ragioni della nuova proposta di legge. ”Gia’ i rappresentanti dell’Anci continua l’esponente diessina – avevano nella passata legislatura attivato un percorso per ottenete il voto per i residenti da piu’ di 5 anni nel nostro Paese. L’idea nasceva dalla esigenza di coinvolgere direttamente gli stranieri che vivono e lavorano in Italia nella vita politica per affrontare meglio anche i problemi peculiari dell’immigrazione, difficili e delicati sia sul piano economico che culturale e sociale.
In effetti la situazione italiana e’ al riguardo insoddisfacente anche rispetto al panorama europeo dove in paesi come il Belgio, la Danimarca, l’Olanda, la Spagna, la Svezia l’accesso al diritto di elettorato di chi non sia cittadino e’ una realta’. Anche in Francia e in Inghilterra i criteri di acquisizione della cittadinanza sono piu’ flessibili di quelli in vigore da noi. ”Altre possibilita’ offerte dalla proposta spiega ancora Amati – sono poi quelle che consentono agli stranieri di presentare petizioni alle Camere e partecipare a referendum nelle materie delle autonomie locali. Lavoreremo – conclude – per far approvare il testo in tempi rapidi nella convinzione che superando le disparita’ esistenti tra cittadini appartenenti alle stesse comunita’ locali si dia seguito a traguardi di uguaglianza che consentano ai concittadini stranieri una assunzione di responsabilita’ nella costruzione di una sempre piu’ vasta coesione sociale”. ”Certamente positivo – conclude l’esponente della Segreteria Ds – resta il dato che la proposta di legge e’ stata sottoscritta da moltissimi colleghi del gruppo dell’Ulivo, prevalentemente di area Ds, ma anche di area Dl, e da appartenenti ai gruppi dell’Idv, dei Verdi e dei Comunisti Italiani”.
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