Mondo

Civitas: morti a Kabul da mettere in conto

Lo ha sostenuto oggi Edo Patriarca, portavoce del Forum del Terzo settore

di Redazione

I due alpini uccisi ieri a Kabul sono ”morti da mettere in conto. Sono fatti che non dovrebbero mai accadere ma purtroppo e’ la conseguenza di chi fa la scelta di impegnarsi in zone di conflitto”. A prendere le distanze dalla grande maggioranza delle organizzazioni del non profit, riunite a Padova a Civitas – che ieri, appresa la notizia dell’attentato, hanno ribadito la netta contrarieta’ alla presenza militare in Afghanistan – e’ il Forum del Terzo settore che giudica diversamente la missione in Afghanistan e la missione in Iraq. ”In Afghanistan – dice il portavoce Edo Patriarca – a differenza dell’Iraq, gli italiani svolgono una funzione chiara, riconosciuta, sotto l’egida dell’Onu. Ci prende il dolore ogni volta che muoiono soldati e cittadini all’estero impegnati in funzione di pace. Sono morti da mettere in conto purtroppo, anche se certe cose non dovrebbero succedere”. ”Ora pero’ – continua Patriarca – bisogna tacere e dare solidarieta’ alle famiglie delle vittime oltre che al contingente che ancora e’ li”’.

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