Welfare

Clamorosa protesta a Torino

Un tunisino da 48 ore sul tetto del Centro identificazione ed espulsione

di Redazione

Da 48 ore si trova sul tetto di uno dei fabbricati del Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Torino per protestare contro la propria espulsione. Ben Asri Sabri, 32 anni, tunisino, si è arrampicato sulla struttura lunedì intorno alle 12 e da allora non è più sceso. Senza riparo dal sole, combatte il caldo con un asciugamano bagnato sulla testa. Domani a mezzanotte per lui scade il termine di trattenimento, perchè è già stato nel Cie sei mesi, prima a Crotone e poi a Torino. «Sono stato sette anni in Italia”, racconta al telefono agitando la mano per farsi vedere dalla strada di fronte. «Facevo il pescatore ad Ancona. Poi sono tornato in Tunisia, per andare a trovare la famiglia, che non avevo più visto. Rientrando con la barca ci hanno bloccato a Lampedusa. Da lì mi hanno portato a Crotone e poi qui a Torino». Ben si trova sul tetto nella sezione viola del Cie. Ci sono diciotto altri immigrati a difenderlo, a impedire alla polizia di entrare e tirarlo giù.

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