Cultura

Class action, la prima volta in Italia

Rinviata al 27 maggio. Per consentire a Intesa San Paolo di consegnare una memoria difensiva

di Redazione

Tribunale di Torino. Ore 9. Come ogni mattina avvocati che vanno, giudici che vengono. Oggi, però, avrebbe dovuto andare in scena la prima class action italiana. Protagonisti: Codacons contro Intesa San Paolo. Sul tavolo l’azione avviata dall’associazione dei consumatori dalle recenti rilevazioni dell’Antitrust secondo le quali le banche avrebbero introdotto nuove e più costose commissioni a carico degli utenti, anche 15 volte più care rispetto al massimo scoperto. Tuttavia l’udienza è stata rinviata al prossimo 27 maggio. Il tribunale presieduto dal giudice Luciano Panzani, infatti, ha deciso di consentire alla banca di presentare una memoria difensiva entro il 14 maggio.

Codacons chiede la restituzione delle maggiori somme pagate dagli utenti (11,2 milioni, secondo l’associazione, sono in Italia clienti dell’istituto), per complessivi 2,8 miliardi di euro. Per la prima volta in aula, come previsto dalla normativa, anche la Procura che, nella fase di ammissione della domanda dovrà valutare la presenza di elementi di reato per avviare eventualmente l’azione penale.

Se il tribunale accoglierà l’azione, i correntisti potranno aderire entro 120 giorni all’azione e sperare di avere un risarcimento dalla banca senza intentare direttamente causa. E’ possibile anche una sospensione del giudizio quando ci sia in atto sugli stessi fatti un’indagine di un’autorità indipendente o della giustizia amministrativa.

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