E’ boom di assunzioni in agricoltura con un aumento del 6 per cento del numero di lavoratori dipendenti impegnati in campagna a fronte di una sostanziale stagnazione dell’intero sistema economico, dove gli occupati crescono solo dello 0,4 per cento. È’ quanto ha affermato Sergio Marini, presidente nazionale della Coldiretti, nel corso dell’assemblea annuale alla presenza di quindicimila coltivatori di tutte le regioni italiane, nel rendere noti i risultati dello studio sulla base dei dati Istat relativi al primo trimestre del 2011.
L’agricoltura – ha sottolineato Marini – fa segnare di gran lunga la migliore performance occupazionale tra i diversi settori economici che sono stagnanti ( 0,5 per i servizi), in calo (-0,3 per cento per l’industria) o addirittura evidenziano un crollo (-8,1 per cento per le costruzioni).
Il risultato positivo è particolarmente importante perché – ha precisato Marini – è piuttosto omogeneo su tutto il territorio nazionale con un aumento del 7,6 per cento al nord, del 6,6 per cento al centro e del 5,2 per cento al sud. Si stima che abbia meno di 40 anni un lavoratore dipendente su quattro assunti in agricoltura, dove si registra anche una forte presenza di lavoratori immigrati che hanno abbondantemente superato quota centomila.
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