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COMA. L’associazione Dossetti scrive a Sacconi
Ci sono tante Eluana Englaro in Italia e non ricevono alcun aiuto da parte delle istituzioni, spiega il responsabile dell'Osservatorio per la tutela e lo sviluppo dei Diritti Corrado Stillo
di Redazione
“Chiediamo al ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, di adoperarsi con urgenza affinchè le Regioni e le Asl individuino e prendano in carico i malati in coma vigile, così che la tutela a favore del diritto alla vita non sia solo un’esercitazione verbale ma si concretizzi in aiuti essenziali per le famiglie”. Così Corrado Stillo, responsabile dell’Osservatorio per la tutela e lo sviluppo dei diritti dell’associazione ‘Giuseppe Dossetti: i Valori’, si appella al ministro della sanità, ricordando in una nota che “mentre i mass media sono tutti in attesa della sentenza della Corte di Cassazione in merito al caso Englaro, vengono completamente ignorati dalle istituzioni sanitarie e dagli organi d’informazione numerosi casi simili a quello di Eluana, in cui le famiglie chiedono interventi a sostegno della battaglia a favore della vita”.
“Secondo una ricerca del Gracer – ricorda Stillo – sono circa 3.000 i casi di persone con lesioni cerebrali e una vita di totale disabilità assistiti da anni nelle case a cura dei familiari“. L’ Osservatorio diretto da Sillo riceve giornalmente richieste di intervento per sollecitare le Regioni di appartenenza dei malati a farsi carico, almeno in parte, di assistenza che richiede interventi 24 ore su 24 ore.
“E’ il caso di Pietro Crisafulli di Palermo – incalza il responsabile dell’Osservatorio – che ancora oggi, dopo varie promesse della Regione Sicilia, non riceve alcun aiuto per essere assistito a casa in maniera decorosa e appropriata”, Vi sono tanti casi simili a quello di Eluana e anche piu’ gravi che non ricevono alcun aiuto da parte delle istituzioni.
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