Dalla terza edizione (2008), gli enti che percepiscono i fondi dal 5 per mille devono – ad un anno di distanza dall’incasso – redigere un rendiconto sull’utilizzo delle somme. Il principio è corretto, anche se in realtà gli enti sono già obbligati a rendicontare l’utilizzo delle risorse comunque percepite. Tali rendiconti sono trasmessi alla Direzione per il volontariato del ministero delle Politiche sociali, che ha tra i propri compiti quello di raccoglierle e verificarne la correttezza. Per venire incontro alloe richieste di chiarimento in merito delle associazioni, lo stesso ministero ha pubblicato un vademecum per rendicontare i fondi ottenuti con il 5 per mille, un adempimento che tra l'altro è d'obbligo per le associazioni che hanno percepito più di 20.000 euro. Le rendicontazioni devono essere redatte e firmate dal legale rappresentante dell'associazione entro un anno dall'incasso delle somme. Gli enti che non hanno superato la quota sono comunque obbligati a produrre e conservare la documentazione presso la propria sede e presentarla qualora il Ministero ne faccia richiesta. Per gli inadempienti sono previste sanzioni.
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