Non profit

Come facilitare il volontariato

Pavel Trantina

di Redazione

Dal 2006, il Cese ha chiesto l’introduzione di una Carta europea per il volontariato che dovrebbe stabilire i principi di base per i diritti e le responsabilità dei volontari, il che si sposa con gli sforzi dell’European Youth Forum». Così esordisce Pavel Trantina, presidente del gruppo di coordinamento del Cese per l’Anno europeo del volontariato.
Quali sono i progetti sviluppati dal suo gruppo di coordinamento?
Intendiamo dare inizio a un confronto tra le aziende, i sindacati e le ong per facilitare il volontariato a livello europeo. Per questo stiamo organizzando una serie di sedute a porte aperte, in collaborazione con la EYV 2011 Alliance, un gruppo che riunisce reti di organizzazioni di volontariato in Europa.
Quali le sue impressioni sull’Anno europeo?
Gli eventi e le campagne hanno dato grande visibilità al volontariato. Ora dobbiamo assicurare un’eredità duratura allo EYV 2011. La bozza di proposta dell’Agenda della policy per il volontariato in Europa sta andando nella giusta direzione.
Quali le sue aspettative?
Le persone impegnate nel lavoro volontario acquisiscono competenze come la capacità di risolvere problemi e di lavorare in squadra, giudicate molto importanti sul mercato del lavoro. Dobbiamo sviluppare dei sistemi per riconoscere i risultati di questa educazione informale.
Da dove viene la sua passione per il volontariato?
Da vent’anni sono negli scout. Lo scoutismo incoraggia la cittadinanza attiva e grazie a quest’attività mi sono impegnato nel consiglio nazionale giovanile e sono diventato membro del Cese.

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