Non profit

Come scegliere il bond che fa per te

di Redazione

Con i tassi della Bce all’1% e i Bot e i Cct che rendono poco, i conti correnti dei risparmiatori sono quasi in perdita e così è facile per imprese importanti e “sicure” piazzare bond per i piccoli risparmiatori.
La scelta per chi decide di acquistarli non è però semplice: come prima cosa bisogna stabilire se comprarli in collocamento (prevedendo le commissioni per le banche attraverso le quali si acquistano) o se aspettare che siano quotati nella speranza di risparmiare qualcosa.
Altra scelta importante è quella sul tipo di obbligazione da acquistare: se prevediamo di non avere bisogno dei soldi che andiamo a investire per tutto il corso dell’obbligazione e riteniamo interessante il tasso proposto dall’emittente, possiamo tranquillamente acquistare delle obbligazioni a tasso fisso.
Se invece temiamo di aver bisogno dei soldi che investiamo la scelta si farà un po’ più compless: un eventuale innalzamento dei tassi infatti comporterebbe automaticamente una svalutazione dei bond a tasso fisso e una rivalutazione di quelli a tasso variabile che vedrebbero aumentare i rendimenti.
È esattamente come nei mutui, solo che in questo caso, chi compra i bond è il prestatore, se i tassi salgono e ho prestato con il tasso variabile la mia cedola (la rata dell’azienda) si alza, mentre se ho prestato a un tasso fisso la rata rimane invariata, ma nel momento in cui andassi a vendere il mio prestito questo sarebbe un po’ svalutato per il minore rendimento offerto.

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