Comitato editoriale
“Country 2 Country 4 Cancer ” ha fatto viaggiare la solidarietà
Chiusa la terza edizione dell'iniziativa nella quale i dipendenti di Bristol-Myers Squibb di tutta Europa hanno percorso oltre 3.600 km in bicicletta. Il team italiano ha destinato i fondi all'associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma a supporto della mobilità sanitaria dei pazienti ematologici. «La missione della nostra associazione è quella di stare vicino ai pazienti fornendo loro un sostegno a 360 gradi», dice il presidente nazionale Ail Amadori
di Redazione

Si è conclusa la 3°edizione della Country 2 Country 4 Cancer, iniziativa nella quale i dipendenti di Bristol-Myers Squibb di tutta Europa hanno percorso oltre 3.600 km in bicicletta, dalla Germania al Regno Unito, attraverso Svizzera, Italia, Francia e Spagna. Il team italiano ha scelto di destinare i fondi raccolti ad Ail – Associazione Italiana contro le Leucemie, i linfomi e il mieloma, a supporto della mobilità sanitaria dei pazienti ematologici e delle loro famiglie.
Grazie alla generosità dei dipendenti di Bristol-Myers Squibb è stato possibile supportare il progetto Fai viaggiare la solidarietà promosso da Ail, che sostiene da anni la mobilità sanitaria dei pazienti ematologici verso i Centri di cura, e che negli ultimi anni è riuscita a garantire migliaia di viaggi per pazienti e famigliari. La diagnosi di un tumore del sangue ha sempre un forte impatto sulla vita del paziente e di chi gli sta vicino. Oltre allo sconvolgimento di carattere emotivo, il malato deve anche affrontare una serie di difficoltà pratiche, non ultime quelle legate a un eventuale spostamento per seguire le terapie. Grazie al progetto Fai viaggiare la solidarietà Ail fornisce un sostegno economico ai pazienti e ai loro famigliari per poter affrontare con serenità il percorso di cura lontano da casa.
«La missione della nostra Associazione è quella di stare vicino ai pazienti fornendo loro un sostegno a 360 gradi», dice il professor Sergio Amadori, presidente nazionale Ail. «Perché oltre all’impatto della malattia, i pazienti devono spesso affrontare tante altre difficoltà; tra queste c’è quella degli spostamenti presso i Centri di cura. I pazienti e i loro famigliari spesso sono costretti a costosi e faticosi viaggi in treno, in aereo, in macchina per potersi curare». Sono numerosi infatti i pazienti, adulti e bambini, che devono spostarsi dal luogo di residenza per raggiungere Centri ematologici altamente specializzati per seguire le cure. Diagnosi, riabilitazione, trapianti, cure innovative; i più fortunati possono trovare tutto questo vicino casa, ma in tanti casi il centro di riferimento si trova a centinaia di chilometri di distanza. Si tratta di viaggi spesso complicati e onerosi, tra città e regioni anche molto distanti tra loro.
In apertura photo by Coen van den Broek on Unsplash
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