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Emergenza Beirut: «80mila bambini sfollati, dobbiamo aiutarli»
Per fornire supporto immediato alla popolazione duramente colpita dalla drammatica esplosione del 4 agosto scorso, Sos Villaggi dei Bambini - presente in Libano da quasi 60 anni - ha subito lanciato un’iniziativa di risposta all’emergenza, per assicurare protezione, aiuti umanitari, accoglienza temporanea e supporto educativo ai bambini e alle famiglie che nell'esplosione hanno perso casa, beni, affetti
di Redazione

80mila bambini sfollati, molti dei quali sotto shock. L’esplosione avvenuta a Beirut lo scorso 4 agosto non ha risparmiato le vittime più vulnerabili: bimbi e ragazzi, che hanno perso la casa, i loro libri e i giochi, in molti casi anche un familiare, un amico, un insegnante. Sos Villaggi dei Bambini opera in Libano da quasi 60 anni ed è vicina alla popolazione in questo tragico momento. A Beirut l’Organizzazione è attrezzata per fornire tutto il supporto necessario alla tutela di minorenni e famiglie. Ma è necessario il sostegno di tutti.
«A Beirut abbiamo vissuto la guerra civile, le battaglie di strada e le bombe. Ma un'esplosione come questa non è mai stata vista. Qui la popolazione viveva già sull'orlo del baratro: ancora prima del Coronavirus c’era stato il crollo dell’economia nazionale e del sistema sanitario» racconta Arsanios Dirani, presidente di Sos Villaggi dei Bambini Libano. «Tante famiglie soffrono la fame e la povertà e non riescono a comprare cibo per i loro figli. Dopo questa esplosione sarà tutto ancora più difficile: il Libano non è preparato, lo shock è profondo e non sappiamo cosa succederà adesso».
Per garantire supporto immediato alla popolazione in grave difficoltà, all’indomani della catastrofe Sos Villaggi dei Bambini ha lanciato un Programma di Emergenza per proteggere i bambini, portando loro aiuti concreti e supportando le famiglie per scongiurarne la disgregazione. L’organizzazione ha attivato immediatamente la macchina organizzativa che ha consentito di portare alle famiglie colpite non solo cibo e generi non alimentari, ma anche contanti e buoni spesa per far fronte ai bisogni urgenti e assicurare l'accesso ai servizi di base come acqua potabile, igiene e cibo. Nei Villaggi Sos presenti in Libano, l’Organizzazione sta anche offrendo accoglienza temporanea ai bambini e ragazzi non accompagnati o separati e sta lavorando per offrire loro, oltre a protezione e cure, anche le attività adeguate a supportare il loro sviluppo educativo.

«Martedì 4 agosto una terribile tragedia ha colpito la nostra capitale. Molte vite sono andate perse e i danni sono catastrofici. Per fortuna, i nostri bambini e il personale sono al sicuro. Abbiamo subito solo alcuni danni nella sede dell'ufficio nazionale», racconta Zeina Roueiheb, Direttrice di Sos Villaggi dei Bambini Libano. «Questa tragedia si aggiunge a una crisi economica e sanitaria già difficile e noi di Sos Villaggi dei Bambini stiamo valutando il modo migliore per rispondere alle esigenze di bambini e famiglie colpite. Vorrei ringraziare sinceramente ognuno di voi per il supporto che ci state dando e potrete darci», conclude la Direttrice.
La testimonianza di Rula
Rula e i suoi tre bimbi vivono a Karantina, un quartiere a est del porto di Beirut. Nel pomeriggio di martedì 4 agosto era a casa con i figli quando le due violente esplosioni hanno colpito la capitale libanese. «Siamo scappati di casa con nient'altro che i nostri vestiti macchiati di sangue. Sono stata ferita, mia figlia si è fratturata una mano e anche mio figlio si è fatto male e ne risente ancora oggi. Ma siamo stati fortunati, siamo sopravvissuti» racconta Rula che ha trascorso la prima notte dopo l'esplosione a casa di suo fratello, tre quarti della sua casa sono andati distrutti. «Mi sento persa, non so cosa faremo io e i miei figli», dice.
Con il sostegno dei volontari e di Sos Villaggi dei Bambini Libano, Rula e i suoi figli si sono trasferiti in una casa temporanea, dove possono rimanere fino a quando non potranno fare ritorno a casa in sicurezza. Il team Sos sta contattando i fornitori di servizi per riparare la sua casa.
Dal giorno dell'esplosione, Carla Choueifaty, coordinatrice dei Programmi di sostegno familiare di Sos Villaggi dei Bambini a Beirut, è stata in contatto con famiglie come quella di Rula per verificare i loro bisogni. «L'esplosione è stata disastrosa, troppe persone morte, ferite e scomparse. Tutti in Libano sono colpiti in qualche modo. Se le famiglie con cui lavoriamo sono in salvo fisicamente, questo non significa che stiano bene. Tutti hanno parenti, amici e vicini che sono rimasti feriti, o peggio. Lo shock e gli effetti psicologici su bambini e adulti sono significativi, hanno tutti bisogno di un supporto».
Sos Villaggi dei Bambini in Libano collabora con il ministero degli Affari Sociali e – insieme alla Croce Rossa libanese, all'Unhcr, all'Unrwa – sostiene le attività di rintracciamento, verifica e ricongiungimento familiare, nel migliore interesse dei minorenni non accompagnati, coordinandosi con l’Interagency Child Protection in Emergencies a Beirut e le autorità locali competenti.
Per aiutare i bambini e le famiglie di Beirut è possibile fare una donazione su www.sositalia.it/libano.
Immagini fornite da Ufficio stampa Sos Villaggi dei Bambini
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