Dal G2 al G20. Il problema dello sviluppo economico del mondo e delle nuove regole è oggi uno solo: chi riesce a dialogare e costruire con la Cina? In molti ci stanno provando, ma la strada è stata intrapresa seriamente per ora solo dall’America di Obama. Ci ha provato per l’Europa Juncker, capo dell’Eurogruppo. Ma il suo problema è che ha parlato più a titolo personale che a nome dell’Europa. L’unica cosa che si è stati capaci di fare finora è stata quella di criticare il dialogo sino-americano dicendo che il mondo non ha bisogno di un G2. Ma se qualcuno ha qualcosa da dire e da proporre, perché non si fa avanti cercando di costruire consenso?
L’Europa che sarà. Nella trattativa per le nuove nomine europee si è assistito ad un ricostruito asse franco-tedesco e ad un intenso dialogo fra la Gran Bretagna e la Francia, accordo che ha portato Michel Barnier a diventare commissario per il Mercato interno. Se dalle trattative si riuscirà a passare alle politiche, potrebbe nascere un nuovo nocciolo duro dell’Europa.
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