Cultura
Con la crisi il cenone è a km zero
Secondo Coldiretti gli italiani scelgono il Made in Italy. Stop a ostriche, caviale e champegne
di Redazione

Sarà un Natale al risparmio quello che si apprestano a celebrare gli italiani. Anche a tavola si prevede che l’italiano medio spenderà meno degli anni passati. Secondo Coldiretti il risparmio sulle tavole degli italiani è dovuto alla rinuncia alle mode esterofile del passato pagate a caro prezzo come champagne, caviale, ostriche, salmone o ciliegie e pesche fuori stagione e all’aumento dei prodotti Made in Italy magari a chilometri zero sulle tavole degli italiani.
Coldiretti trae spunto per il suo commento dai dati di un’indagine di Swg secondo i quali quasi tre italiani su quattro (73%) per il Natale 2011 intendono acquistare prodotti Made in Italy e addirittura il 33% degli italiani intende regalare prodotti alimentari locali a chilometri zero e il 28% prodotti biologici.
La crisi cambia – sottolinea la Coldiretti – le modalità di acquisto con ben l’84% degli italiani che frena i propri impulsi alla ricerca del miglior convenienza nel rapporto prezzo e qualità dei prodotti e dei punti vendita. Di fatto si allungano i tempi sia per la ricerca dei regali che per la scelta dei prodotti da utilizzare per imbandire i tradizionali cenoni che secondo le stime di Confesercenti saranno più povere del 19% con una spesa per la cena della vigilia e per il pranzo di Natale che sarà di 2,3 miliardi.
Si assiste all’affermarsi di uno stile di vita che riduce gli eccessi e gli sprechi, ma è attento alla qualità e alla sicurezza dell’alimentazione.
Tra i prodotti più gettonati immancabili sono lo spumante e i dolci tipici del Natale con la tendenza a riscoprire quelli più artigianali della tradizione regionale come i fichi a crocetta ricoperti al cioccolato e i torroncini, dolci al cedro e al bergamotto in Calabria, la gubana in Friuli, il pandolce in Liguria, gli struffoli in Campania, i porcedduzzi in Puglia o il panone di Natale in Emilia.
Tiene anche la domanda di formaggi e salumi tipici, ma anche quella di cotechini, e legumi come le lenticchie. Più frequentati quest’anno i tradizionali mercatini di Natale dove si stima che – sostiene la Coldiretti – quasi dieci milioni di italiani acquisteranno i regali. Una tendenza che si esprime anche con il boom degli acquisti direttamente dagli imprenditori agricoli in azienda o nei mercati e botteghe di Campagna Amica dove è garantita genuinità, convenienza e una maggiore originalità rispetto alle offerte natalizie standardizzate dei punti vendita tradizionali.
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