Cultura
Con The Youth Club il teatro spalanca le porte agli under30
Al via la nuova iniziativa sperimentale di Fondazione Cariplo con le istituzioni dello spettacolo dal vivo del territorio. Obiettivo: contrastare la povertà educativa e avvicinare i giovani alla vita culturale. A disposizione oltre 2 milioni di euro. Al momento sono dieci le realtà teatrali che hanno aderito
di Redazione

Ridurre le disuguaglianze nell’accesso alla cultura e avvicinare i giovanissimi al teatro. È questo l’obiettivo di una nuova iniziativa sperimentale promossa da Fondazione Cariplo e intitolata The Youth Club.
2 milioni di euro a disposizione
A disposizione ci sono oltre 2 milioni di euro messi da Cariplo per un progetto ambizioso e partecipato che mette in rete le principali istituzioni culturali non solo lombarde attive nello spettacolo dal vivo, con un obiettivo comune: contrastare la povertà educativa, ridurre le disuguaglianze e favorire la partecipazione attiva delle nuove generazioni alla vita culturale.
I destinatari dello The Youth Club sono bambine, bambini, adolescenti e giovani fino ai 30 anni: L’intento è quello di rendere il teatro accessibile e significativo per i ragazzi abbattendo le barriere economiche, sociali e territoriali. Il progetto valorizza il ruolo formativo dell’esperienza culturale e promuove le buone pratiche di avvicinamento e coinvolgimento delle giovani generazioni.
Al centro le nuove generazioni
Youth Club, inoltre, rappresenta un modello innovativo di collaborazione. Le istituzioni culturali lavorano insieme per mettere al centro le nuove generazioni e dare loro strumenti di crescita, espressione e cittadinanza, sostenendo così anche il ricambio generazionale del pubblico.
L’impegno delle istituzioni aderenti è quello di valorizzare e rafforzare i propri programmi culturali rivolti ai pubblici under 30 anni, sviluppando nuovi formati, adottando linguaggi a loro più vicini e costruendo relazioni attive con scuole, università, centri di aggregazione, oratori e altri soggetti educativi per raggiungere e coinvolgere i giovani là dove vivono, crescono e si formano.
«La maggior parte dei giovani e dei bambini in Italia non va a teatro, se non in qualche occasione, con la scuola. È una parte del problema che risponde al nome di “povertà educativa”. Chi non ha opportunità di questo tipo è come se rinunciasse a sviluppare una parte del suo bagaglio culturale. Certo servono iniziative adeguate ai bambini, ai ragazzi e ai giovani di oggi, con un’offerta che avvicini queste generazioni», afferma Giovanni Azzone, presidente Fondazione Cariplo.
Che aggiunge: «Il rischio è duplice: i teatri non riusciranno nel realizzare un cambio generazionale di pubblico, e le nuove generazioni perderanno una grande occasione per emozionarsi, accrescersi, entusiasmarsi di fronte alla potenza dell’esperienza teatrale. The Youth Club punta a invertire la tendenza. Lo fa con l’alleanza e la condivisione degli obiettivi con tante realtà teatrali sul territorio. Agganciare i giovani per regalare loro esperienze formative. Questo è l’obiettivo. In cambio avremo una generazione che integri i loro passatempi con altre attività a valenza culturale».
Le istituzioni culturali aderenti
A oggi, sono 10 le Istituzioni coinvolte:
- Associazione Centro Teatrale Bresciano, Brescia
- Associazione Lirica e Concertistica Italiana (AsLiCo) – Teatro Sociale di Como
- Fondazione del Teatro Grande, Brescia
- Fondazione I Pomeriggi Musicali – Teatro Dal Verme, Milano
- Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli, Cremona
- Fondazione Teatro Carlo Coccia, Novara
- Fondazione Teatro Donizetti, Bergamo
- Fondazione Teatro Fraschini, Pavia
- Teatro dell’Elfo Impresa Sociale, Milano
- Teatro Franco Parenti Impresa Sociale, Milano
Non solo spettacoli ad hoc, ma anche laboratori
Nel commentare il direttore del Centro teatrale bresciano, Gian Mario Bandera che annuncia la volontà di «rafforzare e ampliare la nostra missione verso il pubblico più giovane, nella convinzione che il teatro, e più in generale la cultura dal vivo, rappresentino uno strumento fondamentale per la crescita individuale, l’inclusione sociale e la costruzione di comunità più consapevoli e partecipative. Tra le iniziative che metteremo in campo», continua, «spettacoli di produzione e ospitalità dedicate, laboratori, pubblicazioni editoriali, un percorso spettacolare alla scoperta dei nostri teatri per i bambini più piccoli, ma anche rassegne innovative, dedicate alla nuova tecnologia e alla contaminazione tra linguaggi artistici differenti. Un invito a vivere il teatro e a sperimentarne la bellezza».
Barbara Minghetti, direttrice della programmazione e Vicepresidente del Teatro Sociale di Como-AsLiCo ricorda: «Da anni investiamo energie e risorse in attività dedicate a bambini, ragazzi e giovani adulti, perché crediamo profondamente che il teatro debba essere un luogo vivo, aperto, inclusivo e capace di parlare anche alle nuove generazioni. Per questo, il Teatro Sociale di Como-AsLiCo propone ogni anno un’ampia programmazione pensata per loro, fatta di spettacoli, laboratori, progetti educativi e percorsi partecipativi, a partire da tutti i progetti di Opera Education, declinati per le varie fasce d’età dai 6 mesi ai 30 anni».
Per Umberto Angelini, sovrintendente e Direttore artistico della Fondazione del Teatro Grande di Brescia The Youth Club è «un progetto che conferma la bontà delle strategie di sostegno alla progettualità artistica di Fondazione Cariplo in un’ottica di impatto sociale».
Guardare alle nuove generazioni
«Da moltissimi anni» sottolinea il direttore generale e artistico Maurizio Salerno «I Pomeriggi Musicali realizzano attività per studenti e giovani adulti, credendo nell’importanza dell’educazione musicale come strumento di crescita personale e collettiva. Partecipare al progetto Youth Club promosso da Fondazione Cariplo significa per noi rafforzare l’impegno a rendere il nostro Teatro e la nostra Orchestra un luogo vivo, accessibile e aperto alle nuove generazioni».
«Ciò che ci rende particolarmente entusiasti di Youth Club è la scelta di investire sull’esperienza culturale in quanto tale, riconoscendone il valore intrinseco prima ancora che quello strumentale» commenta Andrea Nocerino, Development Manager del Teatro Ponchielli di Cremona. «Crediamo che le nuove generazioni – attente alla qualità e al valore del loro tempo – premieranno i contenuti, la possibilità di coprogettare e l’autentico empowerment. La sfida principale sarà rendere strutturali i processi di valutazione, affinché le politiche di contrasto alla povertà educativa si traducano in reali opportunità di crescita condivisa».
«Accolgo con grande gioia questa assegnazione, che rappresenta un segno di stima verso il lavoro che il nostro teatro porta avanti da anni» commenta il direttore del Teatro Coccia di Novara, Corinne Baroni. «Crediamo profondamente nella necessità di aprire il teatro ai giovani, offrendo loro strumenti concreti per vivere l’esperienza culturale in modo consapevole, coinvolgente e formativo. Spettacoli e anteprime, certo, ma anche laboratori, momenti di gioco, letture, merende e gruppi di lavoro: vogliamo dare a ogni generazione la possibilità di sentirsi “quella giusta” per amare il teatro».
Giovanissimi da coinvolgere
«Siamo particolarmente lieti del coinvolgimento da parte di Fondazione Cariplo nel progetto Youth Club», commenta Massimo Boffelli, direttore generale della Fondazione Teatro Donizetti, «è per noi un riconoscimento del grande lavoro fatto in questi anni e una spinta a far sì che il Teatro Donizetti e il Teatro Sociale diventino sempre di più una casa per tutti, ma soprattutto per le nuove generazioni. È nostra priorità la creazione di un ambiente culturale dinamico e inclusivo che non solo avvicini i giovani al teatro, ma li coinvolga attivamente, promuovendo uno sviluppo integrato della conoscenza, delle relazioni e, per i giovani adulti, delle opportunità lavorative nel settore culturale”.
«La Fondazione Teatro Fraschini» dichiara il direttore generale Francesco Nardelli «è particolarmente orgogliosa di potere diventare partner di Fondazione Cariplo nel perseguimento di obiettivi urgenti per chi operi nel mondo della cultura come il contrasto della povertà educativa, la riduzione delle diseguaglianze e la partecipazione attiva delle nuove generazioni alla vita culturale. Si tratta di azioni già intraprese dalla Fondazione Teatro Fraschini anche negli anni passati, ma che grazie al generoso contributo di Fondazione Cariplo potranno diventare strutturali».
«Da sempre il Teatro dell’Elfo crede in un teatro da vivere in prima persona, una comunità di cittadini dove anche le nuove generazioni di pubblico e artisti giochino un ruolo attivo e centrale. Per questo», sottolinea il direttore del teatro Fiorenzo Grassi «abbiamo accolto con entusiasmo il progetto Youth Club, che ci permette di rafforzare e ampliare le numerose attività messe in campo. Dalla rassegna Piccoli Elfi (dedicata all’infanzia), fino alle anteprime pensate per gli under25 e intitolate La tua prima volta».
La responsabilità educativa del teatro
«Credo che il teatro debba assumersi, oggi più che mai, una responsabilità educativa: non nel senso più stretto del termine, ma come spazio vitale in cui le nuove generazioni possano riconoscersi, interrogarsi e immaginare il futuro», afferma Andrée Ruth Shammah, direttrice del Teatro Franco Parenti, che prosegue: «Questo progetto rappresenta per noi un’occasione preziosa per rafforzare il nostro impegno, consolidando il lavoro che da anni portiamo avanti con bambini, adolescenti, studenti e giovani adulti. Grazie al progetto Youth Club, potremo continuare a offrire esperienze culturali non solo da fruire, ma da vivere in prima persona – come spettatori, ma anche come protagonisti attivi dei processi creativi e comunicativi».
In apertura uno spettacolo, photo by Erik Mclean on Unsplash
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