Non profit

Condivisione del piano di Alemanno

De Palo dopo il rogo sull'Appia

di Redazione

«Io stesso ho visto, nei campi rom abusivi, baracche pericolanti, bambini giocare con carcasse di animali, vivere in condizioni che non sono dignitose per nessuno. Occorre mandare avanti con forza il Piano nomadi messo a punto dal sindaco Alemanno». Così risponde a caldo Gianluigi De Palo (nella foto), assessore capitolino alla Famiglia, educazione e giovani, di fronte alla tragedia nel campo sulla via Appia Nuova che lo scorso 6 febbraio è costata la vita a quattro bambini rom. «È necessario», prosegue l’ex presidente delle Acli romane, «far fronte all’emergenza con un’ottica concreta. La priorità è chiudere gli insediamenti irregolari e sostituirli con luoghi attrezzati. Per far ciò va rilanciato un patto sociale condiviso da tutti che sviluppi un’accoglienza partecipata». Ma cosa prevede il piano di Alemanno? L’eliminazione delle attuali 100 aree fra tollerate e abusive (dove vivono circa 7.200 rom) e la creazione di 13 villaggi capaci di ospitare un massimo di 6mila persone, con presidi di vigilanza e servizi socio-educativi. Dieci insediamenti sono già esistenti (alcuni vanno riqualificati, altri delocalizzati). Sarà costruita inoltre una struttura di transito con 600 posti, 200 dei quali a rotazione per nuclei in attesa di collocazione definitiva. [M.R.]

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