Welfare

Conferenza sulle cure primarie: le nuove figure dell’assistenza

Dal medico di famiglia, al manager della salute del cittadino, dalla badante di condominio al custode sociale. Questi i punti in esame a Bologna fino a domani

di Redazione

Dal medico di famiglia, manager della salute del cittadino, alla badante di condominio: come cambiano le figure e gli ambiti di intervento delle cure primarie per rispondere ai nuovi bisogni di salute dei cittadini. Questo il fulcro della prima conferenza nazionale sulle cure primarie che si svolgera’ fino a domani a Bologna. La sfida che la sanita’ pubblica ha di fronte, si legge in una nota del ministero della Salute, e’ quella di ridare profondita’ al concetto di salute, integrando le azioni di recupero con quelle destinate alla sua difesa, alla prevenzione delle malattie, all’eliminazione o attenuazione dei fattori di rischio, alla riabilitazione fisica, psichica e sociale del malato nella sua comunita’ e, a livello macro, alla soluzione dei problemi che hanno contribuito alla crescita delle disuguaglianze.
E’ un approccio olistico al concetto di salute, prosegue la nota, e una considerazione integrata della persona, non solo in quanto inserita nel suo ambito sociale ma anche all’interno del suo ciclo vitale. Nella capacita’ di assicurare risposte certe e adeguate a questo genere di bisogni risiede una delle modalita’ attraverso le quali il Ssn e’ in grado di esserci quando il cittadino ne ha necessita’, garantendo l’assistenza nell’arco delle 24 ore, sette giorni su sette.
In questo senso, sottolinea la nota del Ministero, la riorganizzazione della medicina generale avviata orienta lo sviluppo della professione del medico di famiglia secondo tre paradigmi: la relazione di fiducia con il paziente, l’integrazione professionale, la partecipazione al governo dell’azienda.
In questo contesto, continua la nota del ministero, il medico di medicina generale ha la possibilita’ di connotarsi sempre di piu’ come: il tutor della persona, perche’ la prende in carico e le accompagna nella complessita’ dei suoi contesti di vita.
Oltre a una nuova concezione del ruolo dei medici di famiglia, nell’ambito delle cure primarie si rilevano e prendono forma nuove figure di sostegno alla non autosufficienza e alla disabilita’ come quella della ”Badante di condominio” la cui organizzazione, coordinamento e valutazione viene affidata all’assistente sociale competente. Alla badante di condominio sono affidati alcuni interventi e prestazioni che integrano il servizio offerto da personale di assistenza individuale.
Per rispondere alle esigenze delle persone anziane e delle loro famiglie si sono poi delineate altre figure come il Portiere sociale e il Custode sociale che pur operando in stretta collaborazione si diversificano per i compiti loro assegnanti. Il Portiere sociale, infatti, ha il compito di monitoraggio continuo in un’ottica preventiva attraverso l’osservazione, la vigilanza, momenti di ascolto e compagnia, fornisce risposte ad emergenze semplici, attiva interventi di primo livello in caso di emergenza informa su orari dei servizi e iniziative sociali, raccoglie richieste e le trasmette al Custode sociale.
A sua volta il Custode sociale informa gli anziani sui servizi attivi sul territorio, integra le prestazioni dei servizi sulla base di un programma di sostegno con il Centro Multiservizi Anziani, promuove e attiva le risorse informali, rileva la presenza di anziani fragili o a rischio scale, esplora e mappa le risorse di rete dei singoli utenti in carico al portierato con attenzioni alle reti individuali, di vicinato e secondarie, compila strumenti informativi per la rilevazione di bisogni, degli interventi e risponde degli esiti ottenuti, rileva e mappa le persone chiave, risorse per anziani e custode (negozianti etc.), fornisce una lettura del contesto quartiere e dei servizi presenti (negozi, servizi generali etc), si raccorda con i servizi territoriali, trasmette informazioni, e fornisce segnalazioni per le relazioni sociali. Inoltre queste figure, in particolare il Custode sociale, sono il tramite con i servizi sociali del territorio, quali gli sportelli di prossimita’, i servizi per la consegna dei pasti a domicilio e per le figure di assistenza diretta.

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