Cultura
Confindustria: arriva il codice etico contro il pizzo
Principi antifinafia parti integranti della federazione imprenditoriali
di Redazione
La Giunta di Confindustria Sicilia, presieduta da Ivan Lo Bello alla presenza del vicepresidente nazionale di Confindustria Ettore Artioli, ha oggi ratificato la decisione assunta dal Direttivo regionale straordinario dell’1 settembre scorso a Caltanissetta, approvando l’integrazione del codice etico di Confindustria che ribadisce e rende piu’ evidenti i principi antimafia gia’ presenti nell’organizzazione.
Il testo approvato recita: ”Le aziende associate e i loro rappresentanti riconoscono fra i valori fondamentali della Confindustria Sicilia il rifiuto di ogni rapporto con organizzazioni criminali, mafiose e con soggetti che fanno ricorso a comportamenti contrari alle norme di legge e alle norme etiche per sviluppare forme di controllo e vessazione delle imprese e dei loro collaboratori e alterare la libera concorrenza”. E ancora: “Gli imprenditori associati adottano quale modello comportamentale la non sottomissione a qualunque forma di estorsione, usura o ad altre tipologie di reato poste in essere da organizzazioni criminali e/o mafiose; Gli imprenditori associati sono fortemente impegnati a chiedere la collaborazione delle forze dell’ordine e delle istituzioni preposte, denunciando direttamente o con l’assistenza del sistema associativo, ogni episodio di attivita’ direttamente o indirettamente illegale di cui sono soggetti passivi; La verifica dell’uniformita’ a tali comportamenti che integrano il codice etico e’ demandata ai Collegi dei Probiviri -costituiti da Confindustria e da tutte le Associazioni aderenti- che determineranno l’applicazione delle sanzioni statutariamente previste”.
Nel pomeriggio la Giunta di Confindustria Sicilia avra’ un confronto con il coordinatore regionale di Forza Italia, Angelino Alfano, con il capogruppo all’Ars Francesco Cascio e con l’assessore regionale al Turismo e ai Trasporti Dore Misuraca, sulle politiche di sviluppo della Regione siciliana. Ad Alfano, Cascio e Misuraca il presidente Lo Bello proporra’ alcune riforme celeri e a costo zero, utili allo sviluppo produttivo delle imprese e alla crescita dell’occupazione, che l’Ars potrebbe approvare o nell’ambito della Finanziaria o come stralcio del Disegno di legge sullo sviluppo.
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