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Congo/Kinshasa: l’ex vice presidente Bemba verso l’esilio

Con il beneplacito del presidente Kabila, dopo tre giorni di violenza urbana, l'oppositore Bemba sarebbe sul punto di esiliarsi in Portogallo

di Redazione

Ci sono voluti oltre 200 morti (c’è chi dice molto, ma molto di più), una sede politica devastata e tanta, tanta paura tra i cittadini di Kinshasa per convincere il presidente congolese Joseph Kabila, il suo nemico storico Jean-Pierre Bemba (ex vice presidente del Congo e ex ribelle travestito da civile), nonché la Comunità internazionale a trovare un accordo e porre così fine all’enorme tensione che si è abbattuta negli giorni a Kinshasa. Poche ore fa infatti l’Afp ha reso noto che Bemba lascerà al più presto la capitale in direzione del Portogallo. In Europa quindi, tra l’Algarve e le coste atlantiche, finisce l’avventura del leader politico congolese. Sconfitto nelle storiche presidenziali del 2006, bemba era riuscito a conquistarsi una poltrone al Senato nel gennaio scorso. Ma è bastato una legge, in base alla quale i soldati della sua milizia erano costretti a rendere le armi e a integrare l’esercito nazionale, per far saltare accordi politici conquistati con grande fatica. Il rifiuto di Bemba ha provocato le ira del presidente Kabila, dando così via a scontri armati come non se ne erano più visti a Kinshasa dall’agosto scorso.

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