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CONGO. Pam e Unicef preparano aiuti

Le agenzie dell'Onu stoccano aiuti ma fanno fatica a distribuirli

di Redazione

Continua la crisi nel Kivu, la regione più ricca di risorse minerarie della Repubblica democratica del Congo, con i ribelli guidati dall’ex generale tutsi Laurent Nkunda che assediano città di Goma. 

Le agenzie umanitarie dell’Onu hanno comunicato oggi di aver stoccato aiuti per la popolazione. «Unicef ha stoccato nell’est del Congo scorte di utensili familiari e generi di primo soccorso, tra cui coperte e teli impermeabili per allestire ripari d’emergenza» si legge in un comunicato della sede italiana dell’agenzia Onu. «Le Ong partner Solidarités e International Rescue Committee distribuiranno gli aiuti Unicef agli sfollati non appena questi raggiungeranno aree sicure. Prima dell’intensificarsi degli scontri, gli sfollati accampati alle porte di Goma erano 7-8 mila: negli ultimi tre giorni sono saliti ad oltre 50.000, con molti nuovi arrivati che cercano rifugio all’interno di chiese, edifici scolastici o all’addiaccio fuori dai campi sfollati».

«Preparandosi a un possibile movimento di rifugiati in fuga da Goma, l’ufficio del Pam in Ruanda ha preposizionato cibo per 2.000 persone a Nkamira, un centro di transito a Gisenyi, subito dopo il confine di Goma» si legge in un comunicato del Programma alimentare mondiale. «Unicef, Unhcr e  Unfpa hanno anch’essi preposizionato generi non alimentari di assistenza».

Il Pam, che sta coordinando gli aiuti anche di altre agenzie fa però sapere che è impossibile inviare cibo al di fuori di Goma a causa dell’intensità dei combattimenti. «La speranza del Pam è che questa situazioni cambi rapidamente e che possano essere riprese le consegne alimentari, soprattutto agli sfollati  degli ultimi giorni».

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