Mondo
CONSUMI. Il ristorante bio che piace tanto a Michelle Obama
Si chiama Blue Hill, è a New York: è qui che Obama ha portato sua moglie per una cena romantica
di Redazione
Ha un importante valore simbolico la scelta del neo presidente americano Barack Obama di andare a cena insieme a sua moglie Michelle nel tipico ristorante Blue Hill a West Village, dove vengono serviti prodotti locali a “chilometri zero” coltivati dallo chef e proprietario Dan Barber nella sua azienda agricola. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento al weekend trascorso dai coniugi Obama a New York, nel rispetto della promessa preelettorale fatta dal presidente degli Stati Uniti alla propria moglie.
La first lady si era già distinta per la decisione di coltivare un orto nei giardini della Casa Bianca del quale si prendono cura tutti i componenti della famiglia con l’aiuto di gruppi di studenti in visita, con l’obiettivo di educare al rispetto della stagionalità delle produzioni e al consumo di cibi sani, come la frutta e verdura locale del territorio, in un momento in cui l’obesità è divenuta un problema globale.
Si tratta – sottolinea la Coldiretti – di una decisione che potrebbe rappresentare una svolta nell’impegno americano contro il cibo spazzatura e a favore del consumo di cibi locali che sono ritenuti dalla nuova Amministrazione piu’ salutari ma anche piu’ sostenibili dal punto di vista ambientale perché consumano meno petrolio per il trasporto Una scelta condivisa da un numero crescente di americani come dimostra – precisa la Coldiretti – il consenso crescente dei farmers market dove acquistare direttamente dagli agricoltori ma anche il proliferare degli orti anche sui tetti di grattacieli e case di New York, San Francisco e Boston.
In Italia la Coldiretti ha promosso il progetto a chilometri zero, al quale aderiscono imprese agricole, cooperative, agriturismi, ristoranti e locali, per favorire il consumo di prodotti locali e di stagione che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi di trasporto inquinanti prima di giungere sulle tavole. Per il ponte del 2 giugno si stima che oltre un milione di cittadini parteciperanno ad iniziative enogastronomiche con prodotti locali grazie alla varietà dei percorsi turistici legati al buon gusto con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio, 18mila agriturismo e 60.700 frantoi, cantine, malghe e cascine dove è possibile acquistare specialità alimentari direttamente dal produttore, ai quali si aggiungono 251 mercati degli agricoltori (farmers market) aperti dalla Coldiretti nell’ambito del progetto per “una filiera agricola tutta italiana” nelle piccole e grandi città, dei quali quasi la metà già accreditati per il rispetto di un preciso disciplinare.
A livello globale è stimato che un pasto medio percorre più di 1.900 chilometri per camion, nave e/o aeroplano prima di arrivare sulla vostra tavola e spesso ci vuole più energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali, senza contare gli effetti sull’atmosfera e sui cambiamenti climatici provocati dall’emissione di gas ed effetto serra. Secondo la Coldiretti consumando prodotti locali e di stagione e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia può arrivare ad abbattere fino a 1000 chili di anidride carbonica l’anno. E’ stato ad esempio calcolato che – conclude la Coldiretti – un chilo di prugne dal Cile devono volare 12mila chilometri con un consumo di 7,1 kg di petrolio che liberano 22 chili di anidride carbonica, mentre l’uva dal Peru’ percorre quasi 11mila chilometri con un consumo di 6,5 chili di petrolio e l’emissione di 20,2 chili di anidride carbonica.
Sul sito www.campagnamica.it e’ disponibile una mappa delle imprese agricole che vendono direttamente i prodotti distinti per provincia, ma anche un elenco dei mercati dei produttori attivi nelle diverse città. Piu’ di un italiano su due (52 per cento) ha acquistato almeno una volta direttamente dal produttore agricolo, la forma di distribuzione commerciale che ha registrato la maggiore crescita con un fatturato di circa 2,7 miliardi di euro nel 2008. Ma esistono anche enormi spazi di crescita con quasi la metà (44 per cento) dei consumatori che non effettuano acquisti direttamente dai produttori e che non lo fanno perché non sanno a chi rivolgersi o dove andare, tanto che l’88 per cento della popolazione si recherebbe in un farmers market se c’è ne fosse uno nella propria zona. La Coldiretti è impegnata nella realizzazione di una rete di ventimila mercati degli agricoltori firmati “campagna amica” dove acquistare direttamente prodotti provenienti dagli allevamenti e dalle coltivazioni italiane per combattere la moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola, garantire la sicurezza a tavola e smascherare il finto Made in Italy. Il prodotto agricolo “cento per cento italiano” senza trucchi, firmato dagli agricoltori, sarà offerto – conclude la Coldiretti – attraverso la piu’ estesa rete commerciale nazionale che coinvolge duemila mercati di campagna amica e duemila punti di vendita delle cooperative, mille dei consorzi agrari, cinquemila agriturismi e diecimila aziende agricole, ma coinvolgerà anche la rete della ristorazione a chilometri zero e la distribuzione che intenderà partecipare.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.