Mondo

Contributi internazionali, sì o no?

Vita lancia un sondaggio. E intanto la rete si mobilita

di Redazione

Fa bene Berlusconi a rifiutare gli aiuti dei paesi stranieri? È questo l’argomento del sondaggio di Vita: per rispondere, cliccate qui a destra.

Intanto, continua il tam-tam sul Web. Numeri utili, richieste di donazioni sangue, indicazioni autostradali e molto altro, il tutto costantemente aggiornato. A scambiarsi aiuti e informazioni non tanto la protezione civile o le istituzioni, ma semplici cittadini, da tutta Italia, da tutto il mondo, che stanno cercando un modo per aiutare la popolazione colpita ieri notte alle 3:32 da uno dei più forti terremoti degli ultimi anni e che allo stato attuale ha fatto registrare circa 170 vittime e oltre 70mila sfollati.

Fabbio, ad esempio, dall’altra parte del mondo scrive su Facebook “qui in australia pregiamo per tutti voi, spero che siete tutti bene.” Proprio mentre Isabella, dall’Italia, informa gli oltre 200 membri del gruppo “Aiutiamo l’Abruzzo dopo il Terremoto”  costituito alle prime luci dell’alba su come contribuire ali aiuti. L’emozione e la voglia di aiutare si propaga velocemente su Facebook. In poche ore decine di gruppi si sono formati come “TERREMOTO in ABRUZZO” o “x le vittime del terremoto in abruzzo…” che ha raggiunto ben oltre 161mila membri.

Altro servizio online, ma l’onda emotiva rimane la stessa. Twitter, il sito di microblogging più famoso al mondo, è letteralmente impazzito. Migliaia i messaggi in poche ore che si rincorrono sul Web e sui cellulari, per sapere come stanno i familiari o per dare una mano.

Per non parlare infine dei siti di informazione, più o meno popolari, invasi dai commenti degli utenti che chiedono e si scambiano notizie sull’accaduto. O delle tante associazioni come WWF o Anpas che, fuori e dentro i più famosi social network, stanno cercando di dare organizzare gli aiuti.

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