Record di attacchi hacker ai danni di cooperative di credito Usa nel giugno scorso. Secondo l?ultimo rapporto mensile dell?Rsa security sullo stato delle frodi on line nel mondo, a giugno il 38% delle cooperative di credito statunitensi sarebbe stato colpito da attacchi phishing da parte di hackers informatici. Il termine, nato da una storpiatura dell’inglese fishing (pescare), associato a phone phreaking (pratica di hacking telefonico), indica l?appropriazione indebita dei dati elettronici di un individuo (ad esempio il numero di carta di credito, la password e l?Id di accesso all?account di online banking), da parte di hacker sotto falsa identità. Nella maggior parte dei casi la vittima riceve una e-mail apparentemente autentica, da parte dell?ente che gli fornisce servizi on line, che lo induce a fornire informazioni riservate, come appunto il numero di carta di credito. I dati inseriti vengono poi prontamente raccolti dal pirata informatico e utilizzati a fini illeciti (accesso ai conti on line, acquisti via Web etc.). Secondo lo studio condotto da Rsa, il dato sul phishing di giugno per le cooperative di credito sarebbe il più alto mai registrato negli Stati Uniti d’America, mentre la percentuale per le banche nazionali e per le banche non Usa sarebbe rimasta invariata. Al di fuori degli Usa, circa il 65% degli attacchi phishing avrebbe colpito istituzioni finanziarie europee, mentre il 20% avrebbe riguardato l’area Asia-Pacifico e il 15% le istituzioni finanziarie africane, medio-orientali e sudamericane. Oltre il 50% dei siti utilizzati per gli attacchi, secondo lo studio, sarebbe statunitense, il 14% tedesco, mentre per Australia, Corea del Sud, Cina, Regno Unito, Russia, Francia, India e Canada la percentuale sarebbe compresa tra il 2% e il 5%. Nel caso dell’Italia, il valore scenderebbe al di sotto dell’1%. Secondo lo studio infine, gli hacker sarebbero alla ricerca di nuovi target. Il numero di siti attaccati sarebbe infatti cresciuto da 93 a 157 in maggio, toccando quota 171 nel mese scorso.
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