Meno 56%, pari a una riduzione delle risorse…
…di 411 milioni di euro. A tanto ammonterebbero i tagli della Finanziaria 2009 dei fondi destinati alla cooperazione allo sviluppo denunciati per primi oltre un mese fa a Vita dal direttore generale della Dgcs della Farnesina, Elisabetta Belloni. Dopo la denuncia, tuttavia, le organizzazioni non governative si sono mobilitate per sensibilizzare i parlamentari di ogni schieramento nei confronti di quello che, se applicato, farebbe precipitare le risorse destinate alla cooperazione a 321 milioni di euro, esattamente la metà di quanto stanziato nel 2001, un anno che come il 2009 vide l’Italia ospitare il G8. Ma le ong si sono mosse anche per fare proposte che riescano almeno a limitare questa emorragia senza precedenti. Tra le più interessanti quelle presentate dal Cini, il Coordinamento italiano network internazionali che riunisce sei grandi organizzazioni non governative come ActionAid, Amref, Save the Children, Terre des Hommes, Vis e WWF. «La rete delle ong», spiega Jacopo Viciani di ActionAid, «mobilita da sola capitali per 400 milioni di euro all’anno: ciò significa che nel 2009, con 321 milioni, il ministero degli Esteri, che pure aspira ad avere un ruolo da protagonista in un anno in cui l’Italia ospita alla Maddalena il vertice del G8, parteciperà in termini finanziari meno delle associazioni non profit». Per questo Viciani suggerisce che sia la stessa Farnesina a “patrocinare” alcuni interventi che, senza pesare ulteriormente sulle finanze dello Stato, utilizzino risorse già esistenti. A cominciare dallo strumento più ricco, ovvero il cosiddetto “fondo rotativo” su cui «a metà del 2008 erano fermi 1,2 miliardi di euro» perché «l’iter burocratico per la loro erogazione è complesso. Sbloccarne una parte», spiega il ricercatore di ActionAid, «aiuterebbe il settore e raddoppiare quanto stanziato per la cooperazione nel 2009».
Il decreto-legge numero 150 del 29 settembre…
…pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 229 del 30 settembre ha come oggetto la proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali per l’anno 2008. Tutto bene, per carità, e proprio in questi giorni sta per tramutarsi in legge con la clausola che 11,5 milioni di euro delle spese totali siano coperti tramite accantonamenti del ministero degli Esteri. La speranza nostra, naturalmente, è che non siano altri soldi sottratti alla cooperazione allo sviluppo e perché ciò non accada vigileremo.
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