Non profit

Cortometraggi per raccontare i giovani

Verranno presentati a Roma giovedì 19 gennaio alla Casa del Cinema con una giuria presieduta dal regista Giovanni Veronesi

di Redazione

8 cortometraggi per raccontare il disagio e la voglia di riscatto. Li hanno realizzati, diretti e interpretati, 160 giovani tra i 15 e i 30 anni, in 8 province italiane: Milano, Trieste, Roma, Napoli, Cagliari, Bari, Cosenza e Catania. Un percorso creativo di partecipazione, formazione e impegno sociale promosso dalle Acli e finanziato dal Dipartimento della Gioventù presso la Presidenza del Consiglio (progetto “Elaborazioni. Laboratori di azione e socializzazione per l’inserimento nella vita sociale dei giovani”).

I filmati verranno presentati a Roma giovedì 19 gennaio, alle ore 19.30, alla Casa del Cinema (Largo Marcello Mastroianni 1 – Villa Borghese), alla presenza dei giovani protagonisti e di una giuria presieduta dal regista Giovanni Veronesi.

 

Gli altri membri della giuria sono il direttore generale di Anec Agis Lazio, Massimo Arcangeli; il direttore della Casa del cinema, Caterina D’Amico; il presidente del sindacato nazionale giornalisti cinematografici, Laura Delli Colli; il consigliere di amministrazione di Zètema Progetto Cultura, Mino Dinoi; il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero. Sarà presente il capo del dipartimento della Gioventù, Andrea Fantoma.

 

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Roma Capitale, Assessorato alle Politiche culturale e Centro storico, Zètema Progetto Cultura, l’Associazione nazionale esercenti cinema (Anec, Sezione regionale del Lazio), i Giovani delle Acli. (L’ingresso alla Casa del Cinema è gratuito, fino ad esaurimento posti).

 

Il progetto delle Acli ha preso il via nel 2010, con l’obiettivo di coinvolgere i giovani in un percorso “creativo” di partecipazione e cittadinanza. Sono stati attivati 8 laboratori, come luoghi di incontro e socializzazione, in altrettante province italiane: Milano, Trieste, Roma, Napoli, Cagliari, Bari (Monopoli), Cosenza e Catania. Ogni laboratorio, composto da circa 20 giovani di età compresa tra i 15 e i 30 anni, espressione di realtà sociali e culturali diverse. Milano vede coinvolti i giovani di un quartiere difficile come Quarto Oggiaro; Napoli dice la normalità di una città turbata dalla presenza pervasiva della criminalità; Trieste, da sempre teatro di contaminazioni culturali, vede i ragazzi interrogarsi sul senso del dialogo. Ogni gruppo ha scelto il proprio tema di intervento – giovani e lavoro, volontariato, legalità, dialogo interculturale – e su quello ha realizzato il suo cortometraggio o documentario. I giovani hanno seguito un corso per apprendere le competenze di base sull’utilizzo delle attrezzature cinematografiche e sul montaggio, accompagnato da professionisti del settore

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