Non profit
Cosa facciamo con il 5 per mille
Cinque nuovi progetti finanziati dall’Airc grazie ai fondi
di Redazione
Quasi mille medici e ricercatori al lavoro in tutta Italia in 105 unità operative, 48 istituzioni del mondo scientifico coinvolte, 120 milioni di euro sul piatto per “battere il cancro sul tempo”. L’Airc (Associazione italiana per la ricerca contro il cancro) rinforza le file dei “guerrieri anti-tumore in camice: 5 nuovi progetti di ricerca saranno finanziati con gli ultimi fondi assegnati attraverso il 5 per mille (contributo 2008). Fondi che permettono di completare il finanziamento del Programma di oncologia clinica molecolare, nell’ambito del quale sono stati selezionati da un gruppo di revisori esclusivamente stranieri 10 progetti meritevoli di un investimento, 5 dei quali partiti già nel mese di aprile (in allegato la scheda dei progetti).
Agli scienziati adesso si chiede di raggiungere ambiziosi obiettivi clinici in 5 anni. «Lo scopo del programma si riassume in poche parole: fare la differenza tra le opportunità di oggi e quelle che saranno a disposizione dei malati domani», ha annunciato a Milano il direttore scientifico dell’Airc, Maria Ines Colnaghi, durante la presentazione dei nuovi progetti finanziati. I vertici dell’organizzazione hanno espresso “preoccupazione” per il drastico ridimensionamento del 5 per mille deciso con il Ddl stabilità. «L’Airc può contare su una raccolta fondi ordinaria, frutto dell’apporto considerevole di 2 milioni di soci. Un apporto che però è variabile. Entrate stabili come il 5 per mille garantiscono invece flussi di finanziamento continui e permettono di pianificare programmi a lungo termine», riflette Colnaghi.
La rosa dei 5 coordinatori prescelti – Giannino Del Sal del Consorzio interuniversitario per le biotecnologie (Cib) di Trieste, Ruggero De Maria dell’Istituto superiore di sanità (Iss) di Roma, Pier Paolo Di Fiore dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di
Milano, Alberto Mantovani della Fondazione Humanitas per la ricerca di Rozzano (Milano), Pierfrancesco Tassone dell’università Magna Graecia di Catanzaro – è stata selezionata da 18 ‘top leader’ dell’oncologia stranieri.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.