Sostenibilità
Così avveleniamo orsi e foche del mar Artico
Il report del WWF lancia un allarme. Sostanze come ddt, pcb, i composti perfluorinati, i ritardanti di fiamma, hanno contaminato tanto gli oceani da essere state ritrovate negli animali artici
di Redazione
Il mare è diventato un serbatoio di sostanze chimiche tossiche e a farne le spese sono soprattutto gli animali delle regioni più incontaminate della terra: orsi polari, beluga, foche e uccelli marini. Le sostanze tossiche non conoscono confini: si diffondono attorno al globo trasportate dalle correnti oceaniche e i venti, e dai paesi occidentali raggiungono le regioni remote come l?Artico. Il clima freddo infatti ne favorisce i processi di condensazione e fa sì che si depositino nuovamente con le precipitazioni, raggiungendo la terra e l?acqua ed entrando così nella catena alimentare. Le sostanze chimiche si trasferiscono da preda a predatore, si concentrano principalmente nel tessuto adiposo e possono causare effetti avversi sulla salute di animali selvatici. Il nuovo report del WWF, Artico: un cocktail di veleni servito freddo lancia un nuovo allarme dimostrando come sostanze quali il ddt, i pcb, i composti perfluorinati, i ritardanti di fiamma, abbiano contaminato tanto gli oceani da essere state ritrovate nelle orche, nelle foche, negli orsi e in altri animali artici. L?esposizione alle sostanze chimiche è stata correlata a interferenze nel sistema nervoso, ormonale e immunitario, a modifiche dei livelli di vitamina A e dello spessore delle ossa. Tra i maggiori motivi di preoccupazione c?è, inoltre, l?interazione tra le miscele di agenti tossici inquinanti e dure leggi di un ambiente estremo come l?Artico, che potrebbe portare ad un ridotto successo riproduttivo, a un aumento dell?incidenza delle malattie e della mortalità e, quindi, al declino delle grandi popolazioni. L?allerta del WWF arriva in vista di un appuntamento importante: a fine ottobre l?Unione europea deciderà riguardo al Reach, il regolamento sulle sostanze chimiche.
Eva Alessi, campagna Svelènati WWF Italia
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