Non profit
Così lumanitario ha fallito
Cooperazione internazionale/ Anni di progetti umanitari, solidali, sostenibili hanno finalmente espresso un bilancio negativo su tutti i fronti ...
di Redazione
Anni di progetti umanitari, solidali, ?sostenibili? hanno finalmente espresso un bilancio negativo su tutti i fronti. In diversi Paesi dell?Africa, nonostante i miliardi offerti dai Paesi ?ricchi?, si muore ogni giorno (e sempre di più) di fame, di guerre, di ingiustizie, di malattie invece facilmente curabili nei Paesi occidentali.
Ogni progetto rivolto ad un Paese povero, finanziato da un?istituzione di un Paese occidentale entra nella strategia (direttamente o indirettamente) del neocolonialismo: ti costruisco un pozzo per l?acqua e tu mi dai a prezzi stracciati il petrolio, ti costruisco una strada e tu mi offri, al prezzo che voglio io, il cotone, il nickel, il cacao ?
Non facciamo mai nulla per nulla, non aiutiamo perché la solidarietà è semplicemente un ?dovere umano?, e non smettiamo di rubare minerali, legno, cereali (acquistare a prezzo bassi, sfruttare la manodopera a basso costo sono veri e propri furti legalizzati!), insomma, non sviluppiamo iniziative di sostegno solo e semplicemente perché esseri umani sono bisognosi di sostegno?
Pertanto riteniamo che gli operatori dell?umanitario non devono accettare i finanziamenti dalle istituzioni che mettono il loro profitto in primo piano?
Ogni finanziamento istituzionale che arriva in Africa dev?essere vistato ed approvato del governo del Paese che ne sarà beneficiario? è chiaro ed evidente che quasi sempre, se non sempre, i governi dei Paesi poveri fanno cattiva gestione dei fondi destinati ai progetti, preferendo intascare per loro e per le loro ?famiglie? (senza assolutamente pensare agli altri); pertanto i soldi elargiti (malamente) dalle istituzioni occidentali, finiscono quasi tutti nelle tasche di presidenti, ministri e funzionari senza scrupolo? e ai veri bisognosi arriva il nulla.
Riteniamo che si debbano scartare questi sistemi di ?falsa? cooperazione, utili solo ai padroni delle economie capitaliste occidentali, ai corrotti funzionari governativi dei Paesi poveri e spesso a molte ong che della cooperazione hanno fatto un misero, stupido e deplorevole mestiere. I cittadini europei dovrebbero loro stessi farsi carico della solidarietà, magari guidati e gestiti da onesti politici, da persone oneste e guidate da uno spirito sociale ed umanitario, dai sindaci di piccoli comuni che sappiano coinvolgere la cittadinanza ad offrire direttamente parte dei loro averi. Così come spingere gli onesti ed esperti operatori della cooperazione a fare ?ingerenza umanitaria? nei Paesi dove operano: ingerenza forte e rigorosa a rischio di essere scacciati, imprigionati, o anche uccisi dagli avidi governanti africani?
Insomma, crediamo che si potranno vedere concreti risultati per sconfiggere la fame, la sete, le malattie e le ingiustizie sociali quando la gente ?comune? occidentale farà ?proprio? il dovere di sostenere la gente ?comune? e povera del terzo mondo: tutto il resto sono e saranno sempre e soltanto menzogne, furti e sfruttamento!
Pierangelo, email
Caro Pierangelo, la tua lettera è davvero massimalista. Ovvero radicale. Ed esprime una visione intransigente che esclude ogni forma di conciliazione e di mediazione che pure sono necessarie alla costruzione di una società un po? migliore. Ma è talmente raro oggi, da che il radicalismo di sinistra sta per la gran parte al governo, una voce autenticamente radicale che ho pensato opportuno pubblicare la tua lettera. Una lettera che contiene parte di verità e inviti in parte giusti. Vera, per esempio, è l?esigenza di un radicale cambiamento nell?aiuto ai Paesi in via di sviluppo, insensato, invece, l?invito ai cooperanti a rischiare la propria vita. Il meglio, Pierangelo, è nemico del bene.
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