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Costa d’Avorio, Nazioni Unite sotto attacco

Il partito al governo chiede alle Nazioni Unite di lasciare il Paese, la sede Onu attaccata dai manifestanti ad Abidjan

di Redazione

Nazioni Unite sotto attacco in Costa d’Avorio. Il partito al governo, Fronte Popolare Ivoriano (Fpi) ha chiesto all’Onu di lasciare il Paese, giudicando fallito il processo di pace nel Paese a causa del tantativo di “colpo di stato costituzionale” che la missione del Palazzo di Vetro avrebbe tentato di compiere.

Proprio dall’Onu sarebbero arrivate in precedenza delle critiche al parlamento ivoriano, insieme alla richiesta di scioglierlo per scadenza di mandato.

Una richiesta che ha inasprito gli animi da parte del governo.
In queste ore la capitale economica Abidjan è teatro di manifestazioni e di ripetuti attacchi da parte di sostenitori del presidente Laurent Gbagbo alla sede dell’Onu.

La crisi in Costa d’Avorio è cominciata nel settembre del 2002, quando i ribelli delle Forze Nuove nel nord hanno preso il controllo delle regioni settentrionali in seguito a un’ammutinamento causato in gran parte da un problema di stipendi.

Da allora la soldati francesi – ex colonizzatrice economicamente ancora molto influente – e la missione dei Cashi Blu delle Nazioni Unite ‘Unoci’ – vigilano su una pace che non solo non decolla, ma subisce in continuazione pesanti ricadute, come quella di oggi.

Il tutto nonostante gli accordi di pace firmati a Marcoussis, in Francia, nel 2003 e una serie di incontri avvenuti in diversi Paesi africani.

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