Mondo

Crisi in Israele: in ospedale solo per le urgenze

L'allarme è stato lanciato dal ministro della Sanità: «Non ci sono più soldi per le medicine»

di Gabriella Meroni

Ospedali israeliani a corto di farmaci. Da oggi, la popolazione potrà rivolgersi alle strutture sanitarie solo per casi di emergenza. A lanciare l’allarme è un preoccupato Nissim Dahan, ministro della Sanità.
“E’ una catastrofe, ma è la realtà”, ha sottolineato ai microfoni di Israel Radio, attribuendo questa situazione alla crisi economica e alle “beghe” all’interno del gabinetto del primo ministro Ariel Sharon.

“Tutto questo – prosegue – ‘alle spalle’ delle persone che cominceranno a morire. E moriranno, perché non ci sono soldi per le medicine, né per la dialisi”. In Israele, secondo il ministro appartenente al partito ultraortodosso Shas, “le crisi si risolvono solo all’ultimo minuto. Eppure le autorità conoscono da tempo la grave situazione finanziaria in cui versano gli ospedali”. Dahan sostiene che il ministero della Finanze ha bloccato una legge che avrebbe destinato alle strutture 900 milioni di shekel, 212 milioni di dollari. “Sharon, da parte sua – attacca ancora Dahan – aveva promesso un vertice sulla situazione degli ospedali, ma la riunione non si è mai tenuta”.

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