Non profit
Croce Rossa a Kandahar: raddoppiati i feriti civili
La denuncia, da Ginevra, Reto Stocker, responsabile del Comitato internazionale della Croce Rossa in Afghanistan
di Redazione
Il numero di persone curate per ferite da guerra è praticamente raddoppiato negli ultimi mesi nell’ospedale della Croce Rossa a Kandahar, nel sud dell’Afghanistan. Lo ha denunciato oggi a Ginevra Reto Stocker, responsabile del Comitato internazionale della Croce Rossa in Afghanistan. Secondo i dati da lui forniti, nei mesi di agosto e settembre l’ospedale regionale Mirwais ha curato 1000 feriti contro i 500 dello stesso periodo del 2009.
E questo, ha aggiunto Stocker, «è solo la punta dell’iceberg». Il numero di persone che soffre indirettamente dell’acutizzarsi del conflitto «è di gran lunga superiore» dei feriti per esplosivi e armi da fuoco. «I bambini – denuncia – muoiono di tetano, morbillo e tubercolosi, che potrebbero essere prevenuti con i vaccini; le donne muoiono di parto, gli uomini, anche i più forti, soccombono alle infezioni».
La Croce Rossa, spiega Stocker, si trova ad affontare crescenti restrizioni nella sua azione a causa dei gruppi armati e del deterioramento della sicurezza. E di fronte «alla drastica crescita delle amputazioni» per ferite da esplosioni o armi da fuoco nel sud dell’Afghanistan, è stato aperto nel paese un settimo centro per le protesi.
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