Welfare

Cuba: mons. Bertone chiede a Raul libertà religiosa

Il segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, ha incontrato ieri il capo di Stato cubano, Raul Castro.

di Redazione

Considerazioni sulla liberta’ religiosa e la sua dimensione pubblica, insieme con gli auguri per il nuovo mandato presidenziale: li ha espressi il segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, al capo di Stato cubano, Raul Castro, incontrato ieri. Si conclude cosi’ l’importante visita di Bertone nell’isola caraibica avvenuta nel momento in cui si e’ verificato il passaggio dei poteri da Fidel al suo fratello minore Raul, dopo 49 anni di potere ininterrotto. E’ presto per parlare di un cambiamento nello scenario futuro dell’isola e tuttavia il dibattito fra riformatori e conservatori e’ in corso oggi anche a Cuba. Sul piano economico e delle liberta’ personali potrebbe arrivare l’ora di qualche timido passo in avanti. In questo contesto delicato si inserisce la missione del cardinale Bertone che ha incontrato le diverse realta’ ecclesiali presenti e attive sull’isola come le maggiori autorita’ politiche del regime. La Chiesa sta in tal modo cercando di ritagliarsi uno spazio di liberta’ sempre piu’ importante per partecipare attivamente a questa possibile fase di transizione promuovendo innanzitutto la dottrina sociale della Chiesa, quindi operando in favore delle fasce piu’ deboli della societa’ sta dimostrando il proprio impegno concreto in favore di Cuba. Bertone ha anche riaffermato la contrarieta’ della Santa Sede all’embargo economico americano e ha chiesto al contempo un allargamento delle liberta’ democratiche.

Ieri, all’incontro fra il cardinale e il nuovo Capo di Stato, erano presenti anche i due vicepresidenti del Consiglio di Stato, Esteban Lazo e Carlos Lage, il ministro degli Affari esteri, Pe’rez Roque, e altri tre alti funzionari: il capo dell’Ufficio del partito comunista per gli Affari religiosi, Caridad Diego, il viceministro degli Affari esteri, Eumelio Caballero Rodri’guez, e Rau’l Roa, ambasciatore cubano presso la Santa Sede. Il cardinale Bertone a sua volta era accompagnato dal nunzio apostolico a Cuba, l’arcivescovo Luigi Bonazzi, dal cardinale Jaime Ortega, arcivescovo dell’Avana, dal presidente dell’episcopato, mons. Juan Garci’a Rodri’guez, e da altri due vescovi, mons. Juan de Dios Herna’ndez, vescovo di Holguin e segretario della Conferenza episcopale, e mons. Emilio Aranguren Echeverri’a. Presenti anche il consigliere della nunziatura, mons. Jean Marie Speich, e il personale della Segretaria di Stato: mons. Nicola’s Henry Thevenin e mons. Lech Pinchota. Poco prima di prendere l’aereo, il cardinale Bertone ha dichiarato di aver ”augurato al presidente molto successo nella sua missione al servizio del Paese”. Al tempo stesso, ha aggiunto, ”ho ribadito un particolare desiderio della Santa Sede: promuovere ancora di piu’ ‘avvicinamento del mondo e Cuba cosi’ come l’aumento delle convergenze su importanti questioni internazionali”. ”Nel rispetto della sovranita’ del Paese e dei suoi cittadini”, il porporato ha poi specificato di aver espresso al presidente Raul Castro ”la preoccupazione della Chiesa per i prigionieri e le loro famiglie”. Il ministro degli Affari esteri, Felipe Pe’rez Roque, ha definito l’incontro ”cordiale, rispettoso e sincero”.

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