Non profit
Da domani sms solidale per Uildm
Parte domani la campagna di raccolta fondi, in vista dell giornata nazionale del 12-14 marzo
di Redazione
Tra le iniziative legate alla Sesta Giornata Nazionale UILDM, che si terrà dal 12 al 14 marzo 2010, vi è anche la possibilità dal 6 al 14 marzo di inviare un sms al numero 45504 dal proprio cellulare Tim, Vodafone, Wind, 3 e CoopVoice.
In questo modo si contribuirà automaticamente con 2 euro alla lotta contro le distrofie e le altre malattie neuromuscolari. Oppure, chiamando lo stesso numero 45504 dal proprio telefono fisso Telecom Italia o Fastweb, si contribuirà a scelta con 5 o 10 euro.
In oltre 500 piazze delle principali città italiane, dal 12 al 14 marzo protagoniste della manifestazione saranno le Farfalle della Solidarietà, farfalline di peluche ripiene di ovetti di cioccolato che verranno distribuite dai volontari UILDM – a fronte di un contributo minimo di 5 euro l’una – assieme a materiale informativo sull’Associazione e sulle distrofie e le altre malattie neuromuscolari.
L’edizione di quest’anno è dedicata – come già quella del 2009 – al progetto “Una città possibile”, contro tutte le barriere, architettoniche e culturali. Con esso l’Associazione punta a garantire la mobilità delle persone con disabilità colpite da distrofie o altre malattie neuromuscolari e l’assistenza alle famiglie di queste ultime, in particolare nelle città che ospitano le 76 Sezioni Provinciali UILDM, innanzitutto con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tutte le persone coinvolte.
«Questo progetto – spiega Marco Rasconi, presidente della Sezione UILDM di Milano, una delle tante dove sono stati investiti i fondi raccolti dalla Campagna 2009 – ci ha permesso di incrementare i servizi di trasporto per i nostri Soci, aiutandoci a coinvolgerli in maniera più attiva in tutte le nostre iniziative e a sviluppare servizi nuovi e utili, dall’accompagnamento a visite o sedute di fisioterapia ad attività legate al tempo libero e allo sport. Posso dire con estrema soddisfazione, quindi, che con quanto ottenuto lo scorso anno da Una città possibile siamo riusciti a declinare appieno e concretamente il concetto di mobilità, inteso come capacità di muoversi non solo in città, ma nella propria vita».
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