Mondo
Da rifugiati a imprenditori: a Mestre e Trento formazione allo start-up d’impresa
Domani partiranno i corsi per la creazione di micro-imprese rivolti a titolari di protezione internazionale. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “RE-LAB: start up your business”. Corsi anche a Torino, Milano e Roma
di Redazione

Il progetto pilota intende sperimentare vie alternative di accesso al lavoro, partendo dalla consapevolezza che le persone rifugiate, spesso ricche di risorse e di esperienze professionali qualificate, hanno portati che devono essere valorizzati e che, analogamente ai migranti, hanno una spiccata attitudine al lavoro autonomo verso cui queste potenzialità possono essere indirizzate, favorendo così percorsi di piena autonomia e integrazione.
Il progetto è finanziato dal Fondo Europeo per i Rifugiati e promosso dall'International Training Centre of the ILO, insieme con il Consiglio Italiano per i Rifugiati, Micro Progress Onlus, l'Associazione Microfinanza e Sviluppo e il Comune di Venezia. Il progetto si avvale inoltre di una rete di organizzazioni che a vario titolo stanno offrendo il loro supporto all’iniziativa.
Importante il contributo di UniCredit che domani a Mestre e a Trento porterà in aula il modulo formativo di educazione bancaria “In-formati”, presso il CAF ACLI Mestre di Via Ulloa e presso la “Trento Associazione Infusione” di via Saluga, dove educatori volontari di UniCredit incontreranno 40 rifugiati nei corsi “Il Dialogo Banca e Impresa”, con l’obiettivo di illustrare le principali logiche sottostanti al processo di concessione del credito alle imprese.
UniCredit si inserisce nel progetto “Re-lab Start Up your business” attraverso “In-formati”, il programma di educazione bancaria con il quale dal 2011 a oggi ha già portato in aula più di 36 mila persone in 68 diverse città italiane, incontrando 6 diverse tipologie di destinatari (giovani, famiglie, anziani, imprese, immigrati, non profit) per supportare la crescita dei territori, l’inclusione economica dei cittadini e il contenimento di fenomeni di sovra indebitamento attraverso la realizzazione di corsi gratuiti tenuti volontariamente da personale della banca. Il corso in programma domani a Mestre e a Trento sarà caratterizzato, come tutti quelli di In-formati, da contenuti e stile di linguaggio semplice e pratico.
«ILO mette in campo la sua esperienza maturata in 10 di lavoro per il sostegno all’imprenditoria come fattore di crescita, occupazione e riduzione della povertà. Considerate le difficoltà del fare impresa in Italia soprattutto in tempi di crisi economica, è necessario fornire tutti gli strumenti utili per favorire un avvio di impresa concreto e sostenibile», dichiara Monica Rossi Rizzi, responsabile del progetto dell'International Training Centre of the ILO.
Il tasso di mortalità delle neo-imprese italiane si attesta intorno al 25-30% nel primo anno di attività. Per contrastare questa tendenza il progetto stabilisce relazioni di supporto all’avvio d’impresa sia durante la formazione e sia nella successiva fase di accompagnamento, mettendo in contatto i potenziali imprenditori con il mondo della finanza “alternativa”, dalle banche di credito cooperativo agli istituti di microcredito.
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