Famiglia
Da Sepulveda a Pinocchio
3 domande a Enzo D'alò, regista - di Nicola Nicoletti
di Redazione
Un Pinocchio che parli italiano e che abbia un?identità propria. È il progetto che il regista Enzo D?Alò, ha appena presentato alla 35esima edizione del Giffoni Film Festival, la prestigiosa manifestazione cinematografica per ragazzi.
Come va per i film d?animazione made in Italy?
Ho pensato seriamente a una produzione straniera perché qui mi accorgo che è sempre più difficile avere finanziamenti per questo tipo di cinema.
Pregiudizi sul mondo dei cartoon?
Sì, si pensa ancora che sia un prodotto solo per bambini. Dimenticano invece che ai botteghini i film americani fanno il pienone. D?altronde anche Momo e La gabbianella e il gatto sono andati molto bene…
Perché si dovrebbe investire di più sui cartoni animati?
Per due motivi. Perché sono un genere facilmente esportabile e perché non sono legati alla moda del momento: anche dopo 10 anni possono essere venduti senza problemi.
di Nicola Nicoletti
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