Welfare

D’Alema: sul Tibet servono scelte coraggiose.

Per difendere i diritti umani e i principi di liberta' servono "scelte coraggiose e rinunce" ha detto il ministro degli Esteri.

di Redazione

Per difendere i diritti umani e i principi di liberta’ servono “scelte coraggiose e rinunce”. A sottolinearlo e’ stato il ministro degli Esteri Massimo D’Alema, presentando alla Farnesina il rapporto del Gruppo di riflessione strategica sulla politica estera. “L’esplosione della questione dei diritti umani in Cina e in Tibet, pur nel quadro dello sviluppo positivo dei rapporti con la Cina, ci chiama a scelte impegnative -ha affermato D’Alema- ci sono interrogatici con i quali ci si deve misurare e che comportano anche in qualche caso scelte coraggiose e rinunce, perche’ la difesa di questo profilo dell’Italia e’ un tratto irrinunciabile della sua politica estera”.

“Se non ci sara’ una risposta positiva all’appello della comunita’ internazionale -ha detto ancora D’Alema, riferendosi alla situazione in Tibet- cio’ richiedera’ delle iniziative che pero’ a mio giudizio dovranno essere discusse in sede europea. Penso che la rincorsa degli annunci e delle proposte serva soltanto a fare piu’ confusione. C’e’ una consultazione europea per valutare quali iniziative possano essere prese e noi partecipiamo a queste consultazioni”.

Ancora, rispondendo alla domanda se esista una posizione dell’Italia su un eventuale boicottaggio delle Olimpiadi di Pechino del prossimo agosto, il ministro ha replicato: “Ci sono opinioni italiane che comunicheremo agli alleati, non certo attraverso chiacchiere e titoli di giornali”. Infine, nel sottolineare che la politica estera e’ fatta del “rapporto tra realismo e visione eticamente ispirata”, D’Alema ha insistito nel definire “la dimensione della difesa dei diritti umani e dei principi di liberta’ un punto irrinunciabile della politica estera dell’Italia e della democrazia”. Per questa ragione, “credo, nei prossimi mesi, saremo chiamati a scegliere” e il rapporto tra la ‘realpolitik’ e la visione etica della politica estera “sara’ messa alla prova”.

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