Défenseur des enfants, Children’s Commissioners, Defensor del Pueblo, Kinderkommission: nei principali Stati europei, il Garante per l’Infanzia ha declinazioni e struttura differenti. I vari governi hanno fatto due diversi ordini di scelte: da un lato, quella della specializzazione; dall’altro, quella della composizione monocratica o collegiale.
In Francia la materia ha appena subìto un profondo ripensamento dopo il via libera alla legge del 15 marzo 2011 istitutiva del Dèfenseur des Droits, che includerà tra le sue attribuzioni anche quelle precedentemente esercitate dal Défenseur des enfants (www.defenseurdesenfants.fr), che però resta incardinato all’interno di un collegio che dovrà essere consultato per ogni questione che coinvolge minori.
Nel Regno Unito esistono i Children’s Commissioners, di nomina ministeriale in Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord. Per quanto concerne l’Inghilterra (www.childrenscommissioner.gov.uk/), sulla base del Children’s Act del 2004, il Commissioner ha tra l’altro il compito di promuovere la conoscenza dei punti di vista e degli interessi dei bambini, oltre alla possibilità di svolgere inchieste su casi individuali che presentano un interesse generale.
In Spagna non esiste un Garante minorile, ma i bambini possono rivolgersi al Defensor del Pueblo per far valere i propri diritti. Alcune comunità autonome hanno comunque legiferato sull’argomento, come quella di Madrid (www.defensordelmenor.org/), la comunità andalusa e quella catalana. I difensori dei minori hanno competenze simili, tutte incentrate sulla risposta a segnalazioni di casi individuali e sulla possibilità d’intervenire d’ufficio quando sia a rischio la tutela dei bambini. Hanno anche un generale potere di prevenzione e blande funzioni d’indirizzo rispetto all’area legislativa.
In Germania, infine, pur non esistendo un garante a livello federale, è stata istituita una sottocommissione permanente del Bundestag chiamata Kiko, abbreviazione che sta per Kinderkommission (www.kinderkommission.de). La Kiko svolge funzioni di lobbying all’interno del Bundestag sui temi dell’infanzia ed è composta da cinque membri competenti su sport, media, violenza, disabilità, cultura, mobilità e ratifica della Convenzione Onu.
Dal 1997 esiste il network europeo dei Garanti dell’Infanzia (Enoc), che raccoglie istituzioni di 30 Paesi, 20 dei quali presenti con una vera e propria figura di Garante (nazionale o regionale), i restanti con organismi dalla competenze dedicate ai diritti umani (www.crin.org/enoc/).